1. L’eredità e i suoi vincoli 5


    Data: 28/05/2023, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    Mi guardava con amore, la maledetta; ed aveva gli occhi gonfi di lacrime, mentre accarezzava suo figlio facendo finta di vederlo per la prima volta.
    
    “Scusatemi la scortesia, ma mia moglie è sempre intempestiva; scusami anche tu, Maria, ma non sapevo che la signora fosse una tua amica.”
    
    “Anna non è solo una mia amica; è molto, molto, molto, aiutami a dire molto, più che un’amica, una sorella o una alter ego; diciamo che siamo la stessa persona in due entità; immagino che tu sia Salvo, suo marito; lui è Carlo, il mio amore brontolone, mio marito a fasi alterne. Anna, hai già parlato della tua idea?”
    
    “No, quando lui ti ha chiamato, ho pensato che era meglio aspettare anche te. Mi sbaglio o sei incinta?”
    
    “Non ti sbagli; aspetto una bambina; con Tancredi formerà una coppia perfetta; tu non mi dici niente?”
    
    “Non ancora, ma non smettiamo di provarci … Dunque, Carlo, posso chiamarti per nome o ce l’hai ancora con me per qualche gesto a sorpresa?”
    
    “Le donne belle come te o si odiamo immediatamente o si amano alla follia; non sono capace di odiarti; non lo meriti.”
    
    “Okay; pace fatta, allora; senti, sei un ottimo imprenditore e noi siamo dei poveri sprovveduti che vogliono lanciarsi nel settore; senza esperienza, siamo destinati a fallire prima di cominciare; abbiamo rilevato quella fabbrica che ci hanno garantito sicura e utile; pare che entrando nel giro del tuo indotto possa rendere meglio.
    
    Sarebbe anche un modo per fare amicizia tra di noi e consentirmi ...
    ... di stare più vicina alla mia amica, tua moglie, ed ai suoi figli; se non ti va di essere nostro amico, avrai la cortesia di non disturbare le nostre confidenze; a quel che capisco, Maria ti ha tenuto all’oscuro del fil rouge che aveva con me sin da quando me ne andai da Milano per ricongiungermi con mio marito; non è stato un tradimento; forse sapeva che ti sarei risultata antipatica e non voleva farsi obbligare a rompere con me.”
    
    “Quante corbellerie riesci a mettere in una frase? Maria sa che le sue amiche possono essere mie amiche, se lo vogliono; sa anche che non controllo la sua posta e le sue telefonate; se mi avesse parlato di te e delle vostre trame, non avrei fatto storie; sai cosa mi colpisce? Alla fine, i due estranei siamo io e tuo marito; per voi, i maschi hanno solo la capacità e la funzione riproduttiva; e forse nemmeno quella.”
    
    “Dai, non prendere cappello; sono certa che troverete di avere molto in comune, tu e Salvo, almeno l’orgoglio e l’ambizione. Ti va di fare pace, per esempio a cena stasera, e di cominciare a parlare da amici? Ma, innanzitutto, scusami l’errore stupido, cosa pensi della proposta? Essere amici forse è subordinato all’ipotesi di collaborazione.”
    
    “Chi si occuperà della fabbrica, lui o, come mi sembra, tu?”
    
    “Maria, ma tuo marito è così categorico nella divisone dei compiti? Non lavora mai fianco a fianco con te? … Ah, ecco … mi spiace per te, amico mio, ma io e Salvo le cose le facciamo insieme, possibilmente; non ci nascondiamo ...
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