1. Il regaòlo di anniversario


    Data: 28/05/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti

    ... lei che si era seduta sulla faccia stesa a terra per fare colare in bocca tutto il seme.
    
    Il marito le portò l’imbuto e, già che si trovava in posizione, le mise l’oggetto in bocca e urinò dentro. Poi fu il turno di Enrico ad usarla come gabinetto umano.
    
    Al termine la incatenarono a terra, tenendole il guinzaglio cortissimo legato alla gamba del loro letto, in modo che la poveretta non potè muoversi per tutta la notte.
    
    Si addormentarono abbracciati.
    
    Al mattino, al risveglio, fecero nuovamente l’amore, nel letto, ignorando la schiava incatenata a terra ed usandola solo per farsi pulire e scaricarsi la vescica nella sua bocca.
    
    La tennero nuda e stesa sotto il tavolo mentre facevano colazione, usandola come poggiapiedi.
    
    Durante la mattina si rilassarono leggendo, come amavano fare tutti i sabato mattina. La giovane dovette, nuda, fare le pulizie della grande casa. Loro si muovevano per casa ignorandola ma, appena si avvicinavano, la schiava doveva immediatamente prostrarsi con la fronte a terra. Loro passavano ignorandola e, subito dopo, poteva rialzarsi e continuare a lavorare.
    
    Prima di pranzo vollero uscire per un aperitivo. Portarono la ragazza in cantina e la incatenarono a terra, lasciandole una ciotola e qualche avanzo di cibo.
    
    Restarono fuori a pranzo, godendosi la bella giornata e provando piacere nel pensare che a casa, incatenata, avevano il ...
    ... loro regalo.
    
    Chiamarono Giovanna, la 50enne conosciuta la sera prima che si era aggiudicata i numeri 7 e 15.
    
    Quando rispose disse loro che stava andando nella sua tenuta sul calesse trainata dai suoi schiavi che, dopo averli usati per godere, aveva costretto a dormire nella stalla, incatenati.
    
    A differenza di loro, era molto sadica e preannunciò che alla fine della corsa si sarebbe divertita a lungo con la frusta, soprattutto sulla ragazza.
    
    Si ripromisero di incontrarsi, prima o poi. Si stavano simpatici.
    
    A casa, la sera, si divertirono ancora con la schiava. Dopo avere goduto, la fecero stendere davanti al divano sul quale si sedettero usandola come poggiapiedi, mentre loro guardarono un film stando abbracciati.
    
    La schiava dormì nuovamente incatenata ai piedi del letto.
    
    La mattina dopo la fecero salire nel bagagliaio e la riportarono nella grande villa dove si era svolta l’asta.
    
    Trovarono l’imbonitore al quale la riconsegnarono.
    
    Lunedì sarebbero tornati al lavoro e la ragazza, studentessa di medicina, sarebbe tornata all’università. Era una ragazza di ricca famiglia. Studiava a Parigi e la mattina si fece portare in aeroporto. Poteva avere tutti gli uomini che desiderava, ma aveva la passione di cedersi oggetto a sconosciuti, dei quali non avrebbe mai saputo il nome e nemmeno il luogo dove era stata tenuta segregata ed usata.
    
    krugher.1863@gmail.com 
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