1. Quando angela pohel viveva sulla...luna - parte 4


    Data: 22/05/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69

    ... dell’ottanta per cento…con un buio che sulla Terra poteva essere quello delle otto di sera in inverno, un lampeggiante rosso sopra le loro teste, intorno a loro, informava che le porte non potevano restare chiuse indefinitamente…una voce femminile automatica informò i presenti:
    
    -“Porte chiuse. Non andate in panico, siete comunque al sicuro. Una squadra esterna già avvertita aprirà le porte entro cinque minuti.”
    
    Il tenente, smarrito, poté udire queste parole, ma non le recepì, e capì cosa stava per succedere solo dopo che il capitano s’era inaspettatamente alzata la gonna sotto al ginocchio verde scuro fissandolo negli occhi, e abbassatesi le ampie mutande fino a metà ginocchio, gli presentò l’oggetto del desiderio di ogni maschietto: una normalissima fica dal pelo scuro, regolare, trimmato, di una donna ultraquarantenne al centro di due cosce ancora sode, con poca inevitabile cellulite, e qualche vena varicosa che quella luce attenuata non poteva mostrare, a meno di non sapere dove guardare. Non erano le cosce di una fotomodella naturalmente. La donna gl’intimò sotto il lampeggio della luce d’allarme rossa che mostrava le sue pupille decise:
    
    “Lei ha tre minuti per togliersi la sua morbosa curiosità o soddisfazione, poi arriveranno …o meglio irromperanno due soldati della polizia militare! Le concedo tre minuti di sesso orale, io di solito una prima venuta ce l’ho dopo circa due minuti di lingua… Poi non ci parleremo, né ci vedremo più in tutta la nostra vita! Se ...
    ... la incontrassi mi volterei dall’altra parte! Se vuole approfittarne deve solo metterci la lingua! Sono pur sempre una donna, e potrà assaggiare i miei sapori, ma solo qui e ora! Ecco…un attimo, ecco! …da adesso! …”
    
    La donna davanti a lui gli mostrò stranamente fiera il suo sesso, che il tenente aveva sognato centinaia di volte quando era un suo allievo, e ora lo guardava incredulo sotto quell’irreale lampeggio di luce rossa, e rumori di sottofondo elettrici degli apparati hardware di quella sala in ripartenza automatica; lei dopo uno sguardo al suo orologio gli intimò nuovamente, con tono tranquillo:
    
    “Due minuti e quaranta, tenente! Gli altri due servono per ricomporsi quando faranno irruzione!”
    
    Il tenente, dapprima incerto i primi venti secondi, venne avanti subito, e s’inginocchiò all’istante; afferratele le natiche, leccò vigorosamente quella vulva pelosa color grigio cinereo come i capelli che teneva ondulati verso sopra. La mano destra del tenente cercò subito l’ano che massaggiò esternamente con il polpastrello del dito medio mentre le leccava le pieghe di carne della fica. Per quell’invasioncina inaspettata del buchino posteriore, una specie di scaramuccia di confine in realtà, la donna emise un rantolo d’imbarazzo.
    
    “AHN…mhmmmm…! Anche lì, eh?”
    
    Il tenente diede lappate frenetiche e ampie, a caso, appiccicando su quelle carni intime di lei sempre più umide l’intero volto, per sentirne tutto il calore e l’odore qualche istante, invidiando mentalmente chi ...
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