1. Il personal trainer di mia figlia – Capitolo 6


    Data: 15/05/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti

    ... L’eccitazione cresceva a dismisura e cominciavo ad avere contrazioni incontrollabili. Bruno si rendeva conto di ciò e diminuiva la vibrazione:
    
    “Ti piace troia?”
    
    “Oh Siii! Ti prego fammi venire, Signore!”
    
    “Non ancora, cerca di trattenerti…sborri quando lo dico io! Vedrai che ti prosciugherò, estrarrò fino all’ultima goccia!”
    
    Aumentò ancora la vibrazione, forse al massimo, perché cominciavo a sentirmi sconquassata e a provare finalmente quel godimento travolgente che da tempo stavo sognando: l’orgasmo era vicino e Bruno lo sapeva. Ad un certo punto Bruno ficcò due dita dentro la passera ricolma di olio e prese l’ovetto iniziando a muoverlo dentro e fuori. Non ce la facevo più, il movimento della mano era inizialmente lento mentre la vibrazione era veramente forte. Non avevo più le forze per trattenermi:
    
    “Ti prego fammi venire, Signore!”
    
    “Sborrare, troia, voglio sentirti parlare come la più sordida delle puttane…”
    
    “Ti prego fai sborrare la tua troia, Signore!”
    
    Sentito ciò Bruno iniziò ad accelerare il movimento della mano e insieme dell’ovetto vibrante fino a che esplosi schizzando fino all’altro capo della vasca. Gettai un urlo strozzato che rimbombò in tutto il bagno, per un attimo sia io che Bruno guardammo verso la porta, ma sapendo che il vano era ben insonorizzato, riprendemmo, io a lasciarmi andare completamente e lui a masturbarmi senza sosta. Bruno ci sapeva fare perché rimosso l’ovetto continuò a masturbarmi sempre più in modo violento ruotando ...
    ... due dita all’interno della mia fradicia passera e muovendole forsennatamente senza andare in profondità come a volere allargarla. Continuavo a venire, ero spossata dalla stanchezza e mi reggevo a stento su quello sgabello mentre in fondo alla vasca si era formato un piccolo laghetto e Bruno non perdeva occasione per farmelo notare:
    
    “Guarda quanto sei vacca, stai sborrando in continuazione…dimmi che cosa sei?”
    
    “Sono la tua puttana, Signore!”
    
    “Allora vieni un’altra volta per me!”
    
    Così dicendo riprese a masturbarmi finché non spruzzai ancora il mio liquido, penso per la settima volta. Non avendo più la forza di stare su quello scomodo sgabello mi distesi distrutta nella vasca, a mollo nei miei umori.
    
    “Beh, adesso sono stanco davvero! Cazzo!!! sono le 02:40!... meno male che domani è domenica… Hai goduto troia?”
    
    “Si Signore, non mi reggo più in piedi!”
    
    Bruno fece una risata:
    
    “Te lo avevo promesso che avresti goduto come una puttana in calore! Ora datti una lavata e vai a dormire.
    
    Io terrò la mano impregnata del tuo succo…domani quando sveglio Monica mi farò leccare la mano”
    
    Con il suo solito ghigno di derisione uscì dal bagno, mentre io rimasi distesa nella vasca ancora per qualche minuto. Quindi aprii il rubinetto e levai via tutti i liquidi eliminando anche l’appiccicaticcio che mi trovavo sulla pelle.
    
    Nel buio e nel silenzio totale della casa andai a dormire nella mia stanza che erano le 03:00 del mattino: forse ci vollero appena due minuti per ...