1. Il mio migliore amico Carlo e sua madre Sandra – pt. 2


    Data: 08/04/2023, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Racconti sull'Autoerotismo, Autore: Il Fusto, Fonte: RaccontiMilu

    ... un modo per non pensare a tutto quello che avevo vissuto in un solo pomeriggio. Mi sedetti sul divano in salotto e cercai qualcosa in tv da guardare. Non ero del tutto tranquillo a stare da solo con Sandra in giro per la casa, ero a disagio. Lei mi ronzava intorno. Io cercavo di non fissarla, cercavo di non avere alcun tipo di contatto con lei, ma il suo corpo, le sue forme erano un richiamo troppo forte per me. Vederla sudare, piegarsi, flettersi per pulire i mobili più bassi della casa era uno spettacolo per me e io ero l’unico spettatore. Aveva solo il pezzo di sotto del costume e sopra aveva una vestaglia trasparente che le arrivava a malapena ai fianchi. I suoi capezzoli erano coperti da un “vedo-non vedo” molto provocante. I ricordi di quella mattina riaffiorarono e fu impossibile non avere un erezione. Sapevo che lo faceva apposta, sapevo che era la sua strategia provocarmi e farmi soffrire. Decisi di vendicarmi allora. Mentre stava pulendo il tavolo da pranzo mi avvicinai a lei. La presi dai fianchi e avvicinai le mie labbra al suo collo. Appoggiai il mio membro al suo culo e subito dopo sentii che Sandra spingeva il suo fondo schiena contro di me. “Wow! Allora ti faccio davvero un bell’effetto!” disse ridendo. “Si vede che sei giovane, non perdi mai l’appetito, ma ti devo deludere: dovrai aspettare fino a stasera. Che divertimento ci sarebbe senza soffrire un po’?” mi disse Sandra con una voce da vera porca. “Ma abbiamo voglia entrambi, perché aspettare?” le ...
    ... risposi. “perché ho deciso così, chiaro? Ma se proprio hai voglia c’è qualcosa che puoi fare…”. Sandra si voltò e lasciò cadere la vestaglia per terra. era bella come una dea. Si sedette sul tavolo e mi disse: “Vediamo se davvero non hai fame…”. La bacia con foga e lei rispose al mio bacio con altrettanta veemenza. Le nostre mani esploravano i nostri corpi con voracità. Io inizia a baciarle il collo, leccandola e mordicchiandola. Iniziai a scendere e presi in bocca primo un seno e poi l’altro andando a stuzzicare entrambi i capezzoli. Sandra godeva e gemeva per le mie “attenzioni”. Continuai a scendere fino ad arrivare al ventre. Le abbassai le mutande e mi ritrovai davanti al suo monte di venere, perfettamente depilato e un po’ gonfio per il trattamento di quella mattina. Non mi dedicai subito al clitoride, me la presi con comodo. Inizia a baciarle l’interno coscia avvicinandomi sempre di più alle grandi labbra ma senza mai toccarle. Sandra stava impazzendo, iniziava a colare. Così inizia a dedicarmi alle labbra, prima una e poi l’altra. Andai avanti così finché Sandra non mi ordinò: ”Leccamela subito!”. Le passai la lingua su tutta la vagina, partendo la buco fino al clitoride. Sandra non trattenne un gemito. Io continuai senza sosta, concentrandomi un po’ sul buchino e un po’ sul clitoride cambiando sempre movimenti. Sentivo un sapore strano quando mettevo la lingua dentro, non capivo cosa fosse. Lei mi spinse la testa con forza verso la sua vagina e mi disse: “Ti piace il sapore ...