1. Il mio migliore amico Carlo e sua madre Sandra – pt. 2


    Data: 08/04/2023, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Racconti sull'Autoerotismo, Autore: Il Fusto, Fonte: RaccontiMilu

    Sotto la doccia non potevo non pensare a quanto fosse successo: le avance di Sandra, il suo corpo nudo, il mio membro dentro di lei, il mio sperma dentro di lei, lo sguardo di Carlo. Eppure non mi disse nulla quando entrò in cucina, come se non fosse successo nulla, come se mi fossi sognato tutto. Mi sentivo tremendamente in colpa nei suoi confronti, come se lo avessi tradito. Uscito dalla doccia mi asciugai e mi vestii alla svelta. Mi vergognavo ad andare in cucina. Sapevo che sarei stato l’ogetto di quattro occhi, quattro occhi che conoscevo da anni e a cui volevo bene. Sapevo che nulla sarebbe stato come prima. Rimasi sull’uscio della mia camera per non so quanto tempo, pietrificato dalla situazione, dalle possibili conseguenze. Alla fine presi coraggio e mi avviai verso la cucina. La mia camera era al secondo piano, insieme alle camere di Carlo e Sandra. Per arrivare alle scale passai davanti alla camera di Carlo. La porta era per metà aperta e mi permetteva di guarda in fondo alla stanza dove si trovava il bagno personale del mio amico. Rimasi fulminato dalla scena che si stava svolgendo all’interno del bagno. Vidi Carlo davanti al lavandino che fissava il proprio riflesso nello specchio. Era completamente nudo, con il costume abbassato fino ai piedi. Guardai la sua figura esile, quasi femminile, in preda agli spasmi. Si stava masturbando furiosamente, quasi a farsi male. Non distoglieva mai lo sguardo dallo specchio. Due cose attirarono la mia attenzione: la prima era ...
    ... che stava piangendo, stava piangendo come un bambino a cui hanno appena rotto il giocattolo preferito, eppure non la finiva di masturbarsi; la seconda cosa fu il suo culo, era identico a quello della madre, perfettamente sodo e liscio. Mi vergognai di me stesso per quel pensiero. Come potevo solo pensare una cosa simile? Dopo pochi minuti venne nel lavandino, continuando a piangere disperatamente. A quel punto mi allontanai senza farmi sentire. Sicuramente non mi potava aver visto, però perché ha lasciato la porta aperta? Perché si è masturbato nel bagno con la porta spalancata? Sapeva perfettamente che sarei passato davanti alla sua stanza per arrivare alla cucina. Questi pensieri mi frullavano in testa quando arrivai in cucina. Sandra stava mettendo in tavola dei piatti stracolmi di spaghetti al sugo. “Dopo giornate così impegnative dobbiamo riprendere le forze!” mi dice ammiccando. “Io veramente… non ho molta fame” balbetto. “Mi hai promesso di fare tutto quello che ti avrei ordinato, quindi mangia” mi ordinò Sandra con un tono di voce a metà tra un ordine e una provocazione. Non potei far altro che mangiare senza più obiettare.
    
    Carlo non mangiò, disse che non si sentiva molto bene e si chiuse in camera. Sandra cercò di convincerlo a uscire un po’, ma non ci fu verso di convincerlo. Nel primo pomeriggio il sole era alto e faceva troppo caldo per uscire o per stare in piscina, così ognuno rimase da solo: Carlo in camera sua, Sandra si mise a rassettare la casa e io cercai ...
«123»