1. H.P. : the untold tale – parte 1


    Data: 06/07/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Naughty_Bard, Fonte: RaccontiMilu

    ... voltare:
    
    ‘Uhmm… signor Potter!’ era un ragazzo più o meno della loro età che dovevano per forza aver rivisto a scuola ma che non riuscivano assolutamente a ricordare. Era piuttosto basso e mingherlino, con i capelli scuri e un viso… beh, tutto sommato dimenticabile.
    
    ‘Si?’ gli rispose Harry un po’ sorpreso dalla formalità.
    
    ‘Ai Suoi bagagli ho pensato io signore, la aspettano già nel Suo alloggio.’ gli disse con voce dimessa non osando mai guardarlo negli occhi ma fissandogli i piedi. Ron era sul punto di esplodere dal ridere. Harry era a metà tra l’allibito e il divertito.
    
    ‘Grazie… tu sei?’ il ragazzo gli sorrise quasi fosse contento di essere stato notato:
    
    ‘Tom, signore. Tom Harshwood. Sono il Suo attendente personale.’ Ron bisbigliò:
    
    ‘Cioè schiavetto, hehe!!’ Harry soppresse una risata dando una gomitata all’amico.
    
    ‘Chiamami pure Harry, Tom!’ il ragazzo tornò a fissargli i piedi
    
    ‘Non mi è permesso signore, ordini del ministero…’ gli disse tutto d’un fiato. Harry fece spallucce:
    
    ‘Ok… come vuoi…’ Ron gli sorrise e spavaldo gli chiese:
    
    ‘Senti amico non è che penseresti anche al mio di bagaglio?’ Tom lo guardò incerto:
    
    ‘Beh, dipende tutto dal signor Potter…’ si voltò verso Harry ‘…posso aiutare il Suo amico?’ a Harry scappo da ridere. Questo tipo di ossequiosità l’aveva visto negli elfi domestici e, a dire il vero, gli aveva sempre dato fastidio. Vedere la loro intera razza sottomessa non gli sembrava giusto. Diverso era il discorso con il ...
    ... ragazzo che aveva di fronte. Nonostante fosse così servizievole e deferente, veniva pur sempre da una famiglia che aveva sposato la causa di Voldemort quindi era più difficile provare pena per lui. Lo guardò e gli sorrise:
    
    ‘Si per favore… aiutalo…’ il ragazzo gli sorrise chinando leggermente la testa per poi prendere il baule di Ron e caricarlo su una delle carrozze dirette al castello. I due ragazzi lo guardarono leggermente straniti dalla novità. Poi Ron sorrise e disse all’amico:
    
    ‘Secondo me quest’anno non sarà poi tanto male…’
    
    III.
    
    Un’altra cosa, notò con piacere Harry, non era cambiata: una volta seduti ai lunghi tavoli nella Sale Grande, restava solo l’imbarazzo della scelta.
    
    Certo, ai colonnati dei cortili esterni mancavano ancora dei pezzi, parecchie merlature erano state divelte e alcuni camminamenti non erano ancora stati del tutto ricostruiti; per contro, all’interno il castello sembrava essere stato rimesso a nuovo.
    
    Cosa ancor più importante, il luogo era ora pervaso da un clima sereno e allegro: fu con un lungo applauso che Harry ed i suoi amici vennero accolti in Sala Grande.
    
    “Sai” gli bisbigliò Ron con un gran sorriso, “non pensavo che essere ripetente ti facesse sentire così apprezzato… credo dovremo farci l’abitudine!”
    
    Il banchetto si trascinò per gran parte della serata e i ragazzi si abbuffarono per bene, servendosi portata dopo portata. Quando i vassoi rimanevano vuoti, dalle cucine provvedevano a riempirli nuovamente per magia.
    
    “Tom ...
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