1. H.P. : the untold tale – parte 1


    Data: 06/07/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Naughty_Bard, Fonte: RaccontiMilu

    ... leggermente in imbarazzo. Harry gli sorrise e i due si salutarono:
    
    ‘Dov’è Hermione?’ Ron alzò gli occhi al cielo:
    
    ‘Te l’ho detto che l’hanno fatta caposcuola, no? Dove vuoi che sia? E’ laggiù che sputa ordini a destra e a manca a chiunque passi!’ i due ragazzi risero:
    
    ‘Sai credo che sarà uno spasso sapere che è lei il capo scuola e che a noi non può fare proprio niente! Hehehe!!’ Harry gli sorrise ma Ginny guardò suo fratello con aria strana:
    
    ‘Io non ne sarei così sicura se fossi in te…’ i ragazzi la guardarono ‘…conoscendola magari non beccherai punizioni o quant’altro ma quando siete da soli…’ lasciò la frase appesa e Ron perse tutta la sua baldanza.
    
    ‘E inconcepibile! Si può essere tanto idioti, dico io?!’ una voce femminile sbraitava dietro le loro spalle. Hermione li raggiunse con i suoi riccioli ribelli legati in una coda. Senza neanche salutarli proseguì: ‘ho sequestrato dieci caccabombe da un ragazzino del terzo anno! Cosa voleva fare asfissiarci tutti?’ Harry sorrise nel constatare che certe cose non cambiano mai.
    
    Salirono sul treno e trovarono uno scompartimento vuoto, naturalmente tutti li guardavano con timore reverenziale ma Harry ci si stava abituando. Erano passati circa tre mesi dalla vittoria su Voldemort e aveva notato come, ovunque andasse, ogni porta gli veniva aperta all’istante, metaforicamente parlando. Chiacchierarono del più e del meno poi, dopo una mezz’ora, Hermione volle fare un primo giro di perlustrazione e Ginny si offrì ...
    ... di accompagnarla.
    
    I ragazzi rimasero soli:
    
    ‘Allora?! Questo servetto che ti hanno assegnato?!’ disse Ron curioso ma parlando a voce bassa. Harry lo guardò divertito con un sopracciglio alzato come a sottolineare che erano soli nello scomparto. ‘Scusa…’ borbottò l’altro ‘…la forza dell’abitudine, se mi sente Hermione…’
    
    Harry rise: ‘Non è il mio servetto e tipo un… tizio che deve aiutarmi negli studi e…’ tirò fuori la lettera di tasca e parafrasò ‘…assecondare le mie esigenze e i miei bisogni…’ Ron rise:
    
    ‘E dai amico! Questa è la definizione di un servetto!! Haha!’ anche Harry rise e l’amico continuò ‘beh, vedremo, intanto sono ansioso di conoscerlo, chissà che tipo è!’ Harry alzò le spalle:
    
    ‘Non lo so… qui dice che viene da una famiglia di maghi oscuri…’ Ron sorrise:
    
    ‘Sai quant’è contento di servirti! Hehe!! Ben gli sta!’ i due continuarono a scambiarsi idee, immaginandosi questa figura un po’ ambigua che avrebbero incontrato molto presto. Poi le ragazze tornarono e dovettero dirottare su un altro argomento, Hermione mal tollerava anche solo la menzione del fatto ed Harry non aveva affatto voglia di un’altra bella lezioncina sui diritti civili.
    
    Poco prima di arrivare indossarono le uniformi, dopodiché scesero dal treno con i loro bagagli, tutti eccetto Harry che non riusciva a trovare il suo. Ron disse alle ragazze di avviarsi mentre lui rimase lì ad aiutarlo. Dopo alcuni minuti di frustrante quanto inutile ricerca nel vano bagagli una voce li fece ...
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