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Teenage romance
Data: 07/03/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: Capitan_America, Fonte: EroticiRacconti
... stuntman con le macchine da rally?” “Sulla spiaggia c’è una barca a remi capovolta, possiamo metterci a scopare nascosti lì sotto” “Perché non andiamo a pomiciare sulle panchine?” “Ok” Mi sono seduto su una panchina verde smeraldo. Eva stava cercando di agganciare un orologio a forma di cuore con la pinza, ma aveva finito i gettoni. “Tieni” Mi ha messo in mano due palloncini azzurri. “Ci ha già provato nove volte, ma le cade sempre” “Tra poco non riuscirà più ad agganciarlo” Si è seduta in braccio, facendo passare le gambe attraverso lo schienale della panchina. Ho legato i palloncini e le ho slacciato il reggiseno del bikini verde. Lei mi ha messo le mani sulle spalle e mi ha baciato un orecchio. Le mani sono scese sui fianchi. Si è spostata gli slip da un lato e se le è infilato dentro. “Sei mai stato sulle montagne russe?” Si stava muovendo avanti e indietro tenendomi una mano sul collo. “Senti anche tu questo odore di fritto?” “Hai la pelle salata” Ho provato a baciarla sulla guancia, ma ha piegato la testa da un lato. Mi ha infilato una mano sotto la maglietta, con l’altra si è aggrappata alla panchina. “Sai quando sei in cima alle montagne russe e resti fermo per una frazione di secondo prima di scendere in picchiata?” “Questa è carne alla griglia, giusto?” Mi ha sollevato la maglietta e si è messa a baciarmi il petto. Si muoveva sempre più veloce. “Sei arrivata al giro della morte?” Ha piegato la testa ...
... all’indietro e ha aperto gli occhi. In cielo sono esplosi i fuochi d’artificio. Il primo era azzurro, seguito da uno verde. Siamo tornati verso le giostre tenendoci per mano. Eva stava facendo il rodeo su un torello meccanico. Si è fermato di colpo appena le siamo passati davanti. Abbiamo messo dentro un’altra moneta e ci siamo seduti sotto un gazebo, di fronte ad un enorme bicchiere di ginger. Dai cubetti di ghiaccio spuntavano due cannucce piegate a forma di cuore, la mia azzurra la sua verde. Ormai stava facendo giorno. Cercavo di centrare Eva nel cuore della cannuccia. Si era arrotolata i jeans fino al ginocchio. Camminava in fretta verso la spiaggia, sperando di arrivare sulla riva prima di essere raggiunta dall’alta marea. La cannuccia verde si è messa a fare le bolle nel bicchiere schizzando la soda sul tavolino. “Vieni un po’ qui” Ha leccato due trasferelli e me ne ha dato uno con la scritta Bang! L’ho incollato sulla sua spalla. Quando mi sono piegato in avanti per strofinarlo, mi ha incollato l’altro sulla fronte con il palmo della mano: POP! “Sei uno stupido!” Si è alzata ed è corsa verso un autobus fermo ad aspettare oltre la spiaggia. Appena è saltata su salendo dalla discesa, le porte si sono chiuse ed è partito. Mi guardava dall’ultima fila in fondo. Ha disegnato con il dito un cuore trafitto da una freccia sulla polvere che ricopriva il vetro. L’ho seguita con lo sguardo finché non è stata troppo lontana. Eva era in riva al mare, girata di spalle verso le ...