1. Teenage romance


    Data: 07/03/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: Capitan_America, Fonte: EroticiRacconti

    ... mare, ha nuotato a rana ed è tornata sulla spiaggia. I due ragazzi mangiavano lo zucchero filato, lei verde lui azzurro. La spiavano di nuovo mentre prendeva il sole nuda. Eva ha preso la pistola lanciarazzi e ha fatto fuoco. Un gigantesco cuore rosso è esploso nel cielo, lasciando cadere una pioggia di stelline colorate.
    
    GAME OVER!
    
    “Facciamo un altro gioco?”
    
    “Ok. Questo però lo conosco, lasciami andare le caviglie”
    
    “Non è quello che pensi tu. Serve a preparare il gioco”
    
    “E per preparare il gioco mi devi trascinare sulla sabbia per le caviglie? Io pensavo ai pompini o a qualcosa come una sega…”
    
    “Hai il culo più grosso di quello che sembra, guarda che pista che mi è venuta”
    
    “Quando ci stai aggrappato però non ti lamenti”
    
    “Io prendo quella azzurra”
    
    “Ok, io quella verde”
    
    Nelle cabine il tempo non passa mai. I clienti chiedono sempre le stesse cose, a volte devo usare il lubrificante persino con il vibratore. Non vedevo l’ora di uscire e tornare al computer. Qualche giorno prima ero stata al negozio di dischi. Un tizio che non avevo mai visto stava cercando nella musica classica. Ogni volta che prendeva un CD alzava lo sguardo verso di me, poi ricominciava a farli passare uno davanti all’altro. Aveva addosso un giubbotto di pelle e i guanti da motociclista nonostante fuori ci fosse un caldo soffocante. Secondo mia sorella era solo un fissato, ci siamo messe a guardarlo e a prenderlo in giro. Continuava a puntarci perché avevamo una minigonna da ...
    ... farlo rizzare anche a un eunuco. Mi sarebbe piaciuto trovarmelo di fronte in una cabina. Mi basta poco per andare su di giri, a volte si tratta soltanto di un paio di jeans stretti nei punti giusti o delle mani. Gli uomini con delle belle mani mi hanno sempre fatta eccitare. Continuavo ad immaginarlo ammanettato ad una sedia nella cabina mentre lo facevo divertire con la frusta insieme ad un’amica. Appena è uscito sono andata a dare un’occhiata. La copertina del CD che aveva in mano prima di andarsene mi aveva fatto sorridere. Il direttore d’orchestra impugnava la bacchetta con le braccia alzate. Era coperto di sudore, mi ricordava quando sono ammanettata alla croce e aspetto che le scariche del vibratore risalgano lungo la spina dorsale come le tessere di un domino che cadono una dopo l’altra. L’ho infilato in tasca e me lo sono portato a casa. Il mio nervo ottico ha improvvisamente iniziato a perdere frame, sono tornata al computer attraversando a scatti la distanza che mi separava dal codice binario con cui si erano sincronizzati i miei pensieri. Tenevo le mani appoggiate ad un muro di cemento coperto di scritte, una luce squarciava la penombra della stanza in cui mi trovavo accarezzandomi il corpo. Le parole passavano dal muro alla mia pelle, inizialmente delle sequenze di lettere casuali. Prendevano significato man mano che il raggio luminoso tornava a scorrere su di me. Una mano ha spostato il puntatore sulla libreria delle basi, poi su quella degli strumenti. L’altra era ...
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