1. Funny - Una situazione inaspettata


    Data: 06/02/2023, Categorie: Feticismo Autore: cirko9, Fonte: EroticiRacconti

    ... rimanere sul vago, di non dar troppo peso alle mie parole, avevo timore di espormi troppo, almeno nell'immediato.
    
    - Alla fine... e all'inizio invece? - replicò divertita. Iniziava a provocarmi. E non mi dispiaceva affatto.
    
    - Eh boh, se vuoi una valutazione approfondita, devo studiarli bene. - risi. E aspettai. Mi preparavo a gettare l'amo.
    
    - E che vuoi studiare? - domandò incuriosita ma comunque sempre divertita.
    
    - Beh, se hanno una bella forma, se hanno delle belle dita. Poi boh, l'odore immagino potrebbe essere importante... - L'avevo fatto: avevo finalmente dato la scossa cruciale alla conversazione. Lei non disse niente per qualche frazione di secondo che a me apparve infinita. Poi si fece leggermente più seria: - A dir la verità, avevo un po' d'imbarazzo prima a mettere i piedi così vicino a te, perché li ho tenuti per un bel po' in queste vecchie scarpe da tennis... fa anche caldo... diciamo che non è il massimo... -
    
    Io, nell'intento di stemperare il clima che si era creato dopo quella confessione, sorrisi e in tutta tranquillità avvicinai il naso alla sua pianta sinistra, precisamente all'attaccatura delle dita. Poi inspirai brevemente per non esagerare. L'odore di sudore si sentiva, non era eccessivo, ma devo ammettere che la scarpa aveva fatto un discreto lavoro. Era comunque una sensazione molto piacevole per me che faccio dell'odore uno dei caratteri distintivi della sensualità di un piede femminile. Capii che era il momento ...
    ... di andare in "all-in", perché era una di quelle situazioni che non capitano così spesso nella vita. Allora pronunciai quasi solennemente: - Come direbbero a MasterChef prima di assaggiare il piatto, "L'odore è gradevole, il piatto secondo me sarà buono."-
    
    Lei rise ancora un po' imbarazzata, ma è in quel momento che vidi un'aura di determinazione nei suoi occhi. Iniziò a fissarmi, poi, con un fare che provocatorio è dir poco, chiese: - E l'impiattamento invece? Che ne pensi della presentazione? Ha un bell'aspetto? -
    
    Quanto mi stava piacendo quella situazione, mi sentivo sempre più coinvolto:
    
    - Vedo che lo guardi con attenzione MasterChef! - provocai a mia volta. Poi aggiunsi - Beh, ti avevo già detto che la cura dei dettagli c'è e la materia prima direi davvero niente male! - Rimasi sul linguaggio dei cuochi perché dava una certa eleganza a ciò che volevo esprimere, il messaggio arrivava chiaro e sotto forma di gioco. Le analogie erano perfette, almeno per me. Ora stava a lei muovere la prossima pedina.
    
    - Ahahah, addirittura! Un piatto che fa ben sperare insomma. Quasi ti chiederei di assaggiarlo per sapere se i segnali erano giusti! Oh, scherzo eh! - replicò divertita.
    
    Io francamente ormai me ne fregavo del fatto che stesse scherzando. Il piatto andava assaggiato, perché solo così avrei potuto darne una valutazione definitiva. E sapevo dentro di me che non mi avrebbe deluso. Ero troppo coinvolto ormai. Ed eccitato. Tanto.
    
    [Continua] 
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