1. Funny - Una situazione inaspettata


    Data: 06/02/2023, Categorie: Feticismo Autore: cirko9, Fonte: EroticiRacconti

    Finalmente dopo un inverno lungo potevo riaffacciarmi allo stabilimento balneare. Era una bellissima domenica di maggio e c'era già quell'aria di libertà che si prova in estate.
    
    Appena arrivato sulla terrazza dello stabilimento, nella brezza di tarda primavera trovai Funny, una ragazza di 23 anni che conoscevo da sempre, ma con cui non avevo mai avuto pressoché alcun rapporto al di là dei semplici convenevoli. La seguivo però sui social da sempre: una che con gli anni si era dedicata ad apparire e tonificarsi per avere una montagna di seguaci virtuali e far loro vedere la vita da reginetta che le piaceva fare. Una determinata, un po' infantile e viziata, ma comunque adeguata a quel mondo fatto essenzialmente di nulla. Capelli biondo platino, viso da bimba, fisico asciutto e ben tonico, seno piccolo ma sedere di livello. A dir la verità, dal momento che la trovai seduta, potevo osservarla solo davanti, ma io quel culo lo conoscevo bene, avevo potuto ammirarne i miglioramenti un'estate dopo l'altra... e comunque sui social, durante gli esercizi ginnici, lei non aveva problemi a riprenderlo in primo piano.
    
    La trovai mezza appisolata su una sedia, occhiali da sole sulla testa a tener ferma la chioma color grano, magliettina estiva rosa, jeans bianchi, i piedi nudi appoggiati sulla sedia di fronte a lei. A terra un paio di scarpe da tennis rosa, un po' usurate e senza calzini all'interno. Mi avvicinai per salutarla e lei, vedendomi, prima accennò un sorriso, poi, una ...
    ... volta comprese le mie intenzioni, mi disse di evitare baci, ché era un po' raffreddata. Mi feci subito audace: con la scusa di un improbabile gesto cavalleresco, le presi una caviglia e, divertito, avvicinai le labbra al collo del piede per salutarla più dignitosamente. Ne rimase confusa, sorpresa, quasi imbarazzata. Ma vedendo il mio fare burlesco, sembrò sciogliersi subito e sorrise.
    
    - Come mai tutta questa galanteria? - mi chiese.
    
    - Posso sedermi? - risposi, ignorando la provocazione.
    
    Lei fece per togliere i piedi, ma io le misi una mano sulle ginocchia bloccandola: - Non c'è bisogno, puoi spostare le gambe un po' più a destra e ci stiamo entrambi. -
    
    Rividi l'espressione stranita di prima. Mi guardò quasi per decifrarmi, poi, seppur tentennando, spostò i piedi sul bracciolo destro della mia sedia, dove io avevo evitato di appoggiare il braccio per lasciarle spazio. Adesso avevo una delle sue gambe appoggiata sul mio ginocchio destro ed i suoi piedi, smaltati di un rosso acceso, giacevano intrecciati non molto lontani dal mio viso.
    
    - A che pensi? - decisi così di rompere il ghiaccio.
    
    - Ad un sacco di cose di solito, adesso che ti sto quasi mettendo i piedi in faccia! - E rise di gusto abbassandosi gli occhiali scuri sugli occhi e toccandosi i capelli per alimentare un po' di quella sicurezza che le era mancata.
    
    - Beh, è una parte del corpo come un'altra. Poi - girandomi a guardarli - vedo che li curi abbastanza, hai dei bei piedi alla fine. - Cercai di ...
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