1. Al cesso pt.1


    Data: 06/02/2023, Categorie: pissing, Autore: Eromenos, Fonte: EroticiRacconti

    ... che mi fa perdere l’equilibrio e mi fa cadere il giacchetto tra le chiazze di piscio di altri avventori. “Muoviti ho detto” sibila cattivo. Mi piace essere trattata così.
    
    Tolgo il top e lo lancio via, tanto ormai non mi importa voglio solo scopare. Anzi, essere scopata. Sfilo la gonna e con un calcio va a finire sotto l’orinatoio.
    
    “Via anche scarpe e calze” mi ordina. Ho sempre desiderato una cosa del genere, essere violentata da degli sconosciuti in un cesso pubblico, totalmente nuda e scalza, calpestando il piscio e lo sporco del pavimento. Il mio cazzetto prova a drizzarsi mentre tolgo le scarpe e sento il pavimento bagnato con i miei piedini, con le unghie smaltate di rosa, ma è troppo piccolo e insulso per riuscirci. “Ahahaha ragazzi, avete visto che cazzetto insignificante che ha la puttanella?” e scoppia a ridere insieme agli altri mentre finisco di togliermi le calze.
    
    “Brava zoccoletta. Adesso in ginocchio”. Obbedisco subito e mi metto in ginocchio davanti al mio nuovo padrone e da brava cagnetta quale sono apro la bocca e tiro fuori la lingua, pronta per il suo cazzo.
    
    “Brava puttanella”. Il tizio si cala i pantaloni e le mutande e senza darmi il tempo di vederlo, mi caccia in bocca il suo cazzo barzotto. È enorme. Nonostante non sia totalmente in tiro, misurerà quasi 18 cm e mi arriva in gola. Penso voglia un pompino, e invece senza avvertirmi comincia a pisciarmi in gola. Non ero pronta e quasi soffoco. Il tizio scoppia a ridere senza fermarsi. “Cos’è ...
    ... puttanella? Non dirmi che non ti piace. Non sei solo un buco per i cazzi tu?”. Sentirmi umiliata così mi fa eccitare ancora di più. Spalanco la bocca e comincio ad ingoiare il suo piscio acido, che per me è dolcissimo. Sembra che non bevo da secoli da quanto sono vorace.
    
    “Brava puttanella” mi dice quando si è svuotato ed io ho bevuto fino all’ultima goccia. Toglie il cazzone dalla mia bocca, facendomi sentire un po’ triste. Se lo pulisce sui miei capelli e fa cenno agli altri che ora è il loro turno.
    
    Si avvicinano uno alla volta e mi usano come un vero cesso. Hanno i cazzi più piccoli di quello del primo, ma comunque grossi. Invece di pisciarmi in gola, mi fanno stare a bocca aperta e cominciamo a schizzarmi in faccia cercando di centrarmi la bocca, come un vero orinatoio. Bevo tutto, ma comunque mi ritrovo fradicia di piscio e i capelli scompigliati e umidi, perché si sono tutti asciugati il cazzo sui capelli. Tranne l’ultimo, quello in completo. Quando è toccato a lui si è avvicinato, mi ha guardato con disprezzo e mi ha sputato in faccia. “Sdraiati” mi ha ordinato. Ubbidiente mi sono sdraiata sul pavimento lercio. “Apri le gambe, troia”. Spalanco oscenamente le mie belle gambe che nuotano praticamente nel piscio, lasciando in bella vista il cazzetto.
    
    Si mette in piedi tra le mie gambe e poggia la scarpa di cuoio sul mio cazzetto. Comincia a premere forte e strofinare senza delicatezza la suola dura e ruvida sul mio cazzetto, facendomi mugolare e gemere di piacere e ...