1. Amanda e il suo padrone 2parte


    Data: 18/01/2023, Categorie: Trans Autore: StellaTroia, Fonte: Annunci69

    ... troia, davanti a un cazzo non riesci proprio a trattenerti, e allora succhia dai. Fai godere il tuo Padrone"
    
    Era ciò che volevo. Mi rilassai finalmente e feci il miglior pompino che avessi mai fatto fino a quel momento.
    
    Sentivo i sui gemiti di piacere diventare sempre più forti, era diventato uno stallone impazzito, mi teneva la testa con le mani e con i fianchi accellerava di continuo il ritmo della scopata fino a che con un urlo indefinibile mi scaricò in gola tutta la sua calda sborra "ahhhhh troia... beviiii".
    
    Mi bloccò la testa con il cazzo in gola fino a che non si rilassò completamente.
    
    Era tantissima veramente
    
    Mi disse "brava Amanda"
    
    Ero veramente soddisfatta di me, ripulii con dolcezza la cappella, lui si sistemò velocemente e andò via dicendo "ci vediamo a cena"
    
    Già nuda feci una doccia e mi distesi sul letto ma quella situazione mi aveva eccitata a dismisura, la voglia di cazzi nella mia fighetta era troppa, ero troppo vogliosa, presi il flacone del mio deodorante spray e pensando a Giacomo me lo infilai tutto dentro, strinsi il culo e con una scusa lo telefonai. In quel momento parlavo in veste di collega ma la sua voce calda e arrapante mi bastava e intanto muovevo il flacone nella mia fighetta. Sborrai quasi subito senza nemmeno toccarmi il cazzetto moscio, riattaccai e dopo un minuto mi arriva un suo messaggio, diceva "schiava, prima è stato solo un un'aperitivo, tieniti pronta per il digestivo"
    
    Quella sera cenammo solo noi tre ...
    ... nel ristorante dell'hotel. Complice il vino, a tavola si scherzava solamente. Guardavo Giacomo e mi sentivo felice pensando che di li a poco avrei avuto nuovamente l'occasione di essere sottomessa e posseduta da lui. Era bellissimo, scherzava più del solito e ogni tanto lanciava qualche battutina allusiva che ovviamente capivo che era rivolta a me e a quanto stava succedendo tra noi. Il mio capo rideva ma non riusciva a capire a cosa si riferisse pure perché non sospettava minimamente di noi. C'è da dire che Giacomo era un giocherellone e raramente si comportava in modo serioso.
    
    Il bastardo mi stuzzicava in continuazione e anche se mi creava un po' di imbarazzo, a me piaceva questo suo modo di fare.
    
    Mi guardava con un sorriso da furbetto, si mordicchiava le labbra, la lingua, mi faceva l'occhiolino come per dire... "non sai cosa ti aspetta più tardi"
    
    Ogni tanto allungava la mano sotto il tavolo e mi toccava la gamba oppure prendeva la mia di mano e se la portava sul cazzo. Io non potevo non lasciarlo fare pure perché ero troppo preoccupata a far finta di niente per evitare che il mio capo capisse qualcosa.
    
    Erano ormai quasi le 23, finita la cena rientrammo nelle nostre camere. Nemmeno il tempo di aprire la porta e mi arrivò un suo messaggio: "vieni da me tra mezz'ora"
    
    "Va bene Padrone" risposi io.
    
    Mi cambiai, indossai dei pantaloncini aderenti e una magliettina e andai da lui con un po' di anticipo. Non riuscivo ad aspettare.
    
    Mi apre la porta e mi fa ...