1. Amanda e il suo padrone 2parte


    Data: 18/01/2023, Categorie: Trans Autore: StellaTroia, Fonte: Annunci69

    Nonostante l'alcool e la stanchezza per la dura giornata appena trascorsa, quella notte non riuscii a chiudere gli occhi, mi giravo e rigiravo nel letto ripensando all'incontro con Giacomo, il mio Padrone.
    
    Ero ancora in uno stato di eccitazione per essere stata posseduta dall'uomo dei miei sogni ma, nello stesso, tempo preoccupata per le conseguenze di quell'incontro.
    
    Avevo paura delle mie reazioni per come mi sarei comportata sul lavoro, nel vedere tutti i giorni Giacomo e fare finta di niente, tenere nascosto quel segreto e guardare negli occhi colui che avrebbe potuto sputtanarmi e rivelare la mia troiaggine.
    
    Il giorno successivo andammo a lavoro e tutto procedeva normalmente, io ero abbastanza tranquilla, mi resi conto che mi ero preoccupata inutilmente. Cercavo di evitare lo sguardo di Giacomo per paura che dal mio volto potesse trasparire l'emozione che avevo dentro per quanto era successo la notte prima.
    
    Giacomo invece era il solito, serio sul lavoro, ma comunque brillante e divertente e, a differenza mia, notavo che ogni tanto cercava i miei occhi e accennava un sorriso.
    
    Questa cosa accendeva in me un grande senso di eccitazione ma nello stesso tempo mi tranquillizzava molto.
    
    La giornata trascorreva normalmente, nel pomeriggio durante un break, ci spostammo in una saletta attigua per prendere un caffè. Qualcuno continuava a parlare di lavoro, altri scherzavano, altri parlavano delle condizioni climatiche. Ad un certo punto mi arriva un messaggio ...
    ... sul cellulare:
    
    "Amanda, vieni in bagno. Ti aspetto"
    
    Rimasi sbigottita e spaventata, mi guardai intorno e notai che Giacomo non era più con noi, non mi ero accorta che si fosse allontanato. Non sapevo perché Giacomo mi volesse in bagno però era facile intuirlo e quindi, non sapevo cosa fare, o meglio, avrei voluto raggiungerlo, ma mi sembrava una pazzia, avevo paura che qualcuno si accorgesse di noi. Decisi allora di non rispondere alla sua richiesta.
    
    Dopo nemmeno un minuto mi arriva un nuovo messaggio: "Stronza ti sto aspettando, ho voglia di svuotarmi nella tua bocca, vieni subito o ti massacro ...ricordati che sono il tuo Padrone ormai"
    
    Stravolta gli risposi: "non posso, stiamo rientrando in sala riunioni"
    
    Pochi minuti e rientrò pure Giacomo, sembrava tranquillo, sembrava avesse compreso la mia impossibilità a fare ciò che mi chiedeva, invece mi sbagliavo!
    
    Durante il tragitto in auto per rientrare in hotel, avvertivo una grande tensione. Giacomo era scuro in volto, serio e quasi ammutolito. Il mio capo continuava a parlare di lavoro, a spiegare le sue motivazioni riguardo una questione affrontata in ufficio, ma lui niente, quasi indifferente rispondeva a monosillabi e continuava a guardare me che per evitare il suo sguardo facevo finta di osservare il paesaggio fuori dal finestrino ma in effetti guardavo lui riflesso nel vetro.
    
    Tutto ciò era veramente imbarazzante, avevo capito che era incazzato con me e temevo per una sua reazione.
    
    Arrivati in hotel, ...
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