1. Cartomanzia – 12ma parte -Riepensando alla festa in villa


    Data: 11/01/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Lesbo Tradimenti Voyeur Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... aveva una specie di… pasta biancastra e sapeva di rancido, ma lei non aveva fatto una piega, ormai intrigata da quella impietosa umiliazione. La grassa, poi, aveva cavato dalla sua borsa un vibratore e, mentre lei era impegnata a leccare la fichetta ed il culo della biondina (che bramiva: «Guardate questa troia schifosa: è anche una lesbica di merda, non è una etero come me!’), glie lo aveva piantato di colpo nella fica: non doveva essere particolarmente grosso, perché era entrato di colpo, facilmente ed aveva sentito berciare la grassa, delusa di non averle fatto provare alcun dolore. Poi, aveva avuto l’idea, perversa come era anche quella grassona frustrata che, per tutto il pomeriggio, si era divertita ad umiliarla ed a darle dolore: tenendo la base del vibratore tra le dita unite, glie lo aveva spinto dentro, ma poi continuando a spingere fino ad entrare anche con la punta delle dita, dilatandola al massimo. Poi, si era resa conto che il «giocattolo» le era d’impiccio e quindi lo aveva sfilato e, intriso delle sue secrezioni, se lo era ficcato nella stretta e grassa fica, mentre aveva cominciato a cercare di far entrare la sua voluminosa mano da obesa dentro di lei. Alla fine, con un colpo violento, era riuscita a far superare le nocche, provocandole un acuto dolore e poi aveva stretto le dita -grosse come wurster!- a pugno, dentro di lei ed aveva cominciato a stantuffarla, facendo notare a tutti che entrasse fino a ben oltre il polso. Passati i primi, sgradevolmente ...
    ... dolorosi momenti, lei -Paola!- aveva cominciato a supplicare di essere scopata, sfondata, inculata, riempita e coperta di sborra da tutti ed i ragazzi, ormai con l’eccitazione a mille, avevano cacciato la grassona e, prima di sdraiarsi su di lei, l’avevano presa di peso e scaraventata in piscina per ripulirla. Mentre boccheggiava per riaversi dallo shock dell’acqua relativamente fredda, con le braccia sul bordo della piscina, cercando di riprender fiato, due ragazzi si erano tuffati e lei in breve si era trovata sodomizzata da uno, mentre l’altro, cercando di tenersi orizzontale con un braccio sul bordo galleggiando, si faceva succhiare. Quando i due compari, a distanza di un paio di minuti, avevano raggiunto il loro piacere, l’avevano «ringraziata» con pesanti insulti che, però, l’avevano colmata di una sorta di orgoglio… da puttana! Gli altri, che erano restati sul bordo della piscina a vedere la scopata anfibia, a quel punto l’avevano tirata fuori di peso dalla piscina (e la grassa aveva dato il suo «contributo» afferrandola per i capelli, la sadica troia obesa!) e l’avevano stesa, gocciolante sull’erba. Poi… poi c’era stata confusione con dita e cazzi che la tiravano, l’allargavano, la colmavano in ogni buco, la riempivano e ricoprivano di sperma mentre lei continuava a chiedere «… Ancora… ancora!» E, alla fine, uno dei più audaci, mentre lei giaceva sull’erba, disfatta dalla fatica di quell’intenso tour de force, aveva riso e gli aveva puntato il membro contro, berciando ...