Dal sogno alla realtà - Racconti Erotici

Dal sogno alla realtà

Avevo dovuto lavorare per un lungo periodo all'estero.

Quasi sette mesi, e non avevo mai avuto l'occasione di tornare a casa.

Ci eravamo sentiti per telefono, ma si sa è diverso stare vicini soprattutto se ci si vuole bene.

Ogni tanto ci facevamo una videochiamata quando eri da sola e non c'erano i nostri ragazzi.

Volevamo vederci nella nostra intimità come non avevamo occasione di farlo da tempo.

Ti mettevi a letto nuda e anche io ero nudo dall'altra parte del mondo.

Ma in quel momento eravamo vicini seppur solo virtualmente.

Con il telefono inquadravamo i nostri corpi nudi e ci sentivamo molto complici di questo nostro segreto.

Io ero quello che prendevo l'iniziativa e ti dicevo cosa fare.

Ti facevo toccare i capezzoli con la mano e li vedevo inturgidirsi.

Intanto io prendevo il mio membro in mano e iniziavo a massaggiarlo.

Lui diventava sempre più rigido e duro a guardarti mentre toccavi i capezzoli.

Poi ti dicevo di portare la mano sul tuo pube e inquadrare col telefono.

Piano piano iniziavi a massaggiarti dove i tuoi peli iniziano a coprire la vagina.

E più ti massaggiavi e più ti eccitava.

A quel punto ti dicevo di mettere un dito dentro la tua topina.

E tu eseguivi diligentemente.

Io vedevo il tuo dito bagnato entrare e uscire da te e mi eccitavo sempre di più.

Tu smanettavi sempre più, io ti dicevo qualche frase erotica per farti andare in visibilio.

"amore immagina che al posto del dito ci sia ...

... io"

"la tua vagina è bellissima" "mi fa arrapare da morire".

Al quel punto rispondevi:

"sì amore mio, voglio te dentro di me, immagino che me lo infili lentamente e io che godo!"

"ohhhh, vengoo tesoro vengo!"

Così venivi prima tu.

Poi una volta che ti eri rilassata, mi chiedevi di inquadrarmi mentre mi masturbavo.

Questa volta eri tu che mi dicevi delle frasi hot per eccitarmi.

"amore, immagina che sia lì con te e te lo prenda in bocca. Ti inizierei a leccare tutto, dai testicoli alla punta e poi lo infilerei tutto in bocca fino ad arrivare alla gola. Scomparirebbe dentro di me. Vorrei sentire il sapore del tuo uccello, te lo riempirei di saliva. Lavorerei con la mia lingua per bene per farti impazzire. E tu intanto inizeresti a gemere per il tuo godere.

Poi ti direi: dai tesoro, voglio che scarichi il tuo piacere nella mia bocca. Voglio sentirti mentre vieni e mi inondi la lingua e il palato. La tua sborra calda... La terrei in bocca un po' assaporando il momento e poi inghiottirei tutta la tua crema come fosse miele. Non lascerei nemmeno una goccia."

Io a questo punto masturbandomi sempre più velocemente iniziai a sborrare e tu guardavi col cellulare mentre schizzavo e ti sentivi bene perché avevi ricambiato il piacere.

Così ogni tanto recuperavamo una parte della nostra intimità.

Ma eravamo insoddisfatti per non poter fare l'amore.

Finalmente dopo tanto tempo potei per la prima volta tornare a casa.

Ero contento di rivedere te e i ...