1. La mia vita con lei – 1 – Presentazione


    Data: 05/01/2023, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu

    ... e comincia a colarmi ad ondate fuori dal pisello moscio; Gabriella dal canto suo non smette di sbattere, vuole che mi svuoti fino all’ultima goccia e solo dopo un paio di minuti la convinco che non è rimasto più niente.
    
    Lentamente estrae lo strapon dal mio canale anale tumefatto; “Ooooooooo” gemo quando la cappella mi esce dallo sfintere, per poi sdraiarmi sul letto di schiena, ammirandola che troneggia in piedi davanti a me e si toglie lo strapon, mentre non riesco a distogliere lo sguardo dalle sue abnormi tette.
    
    Solleva il contenitore e se lo porta alla bocca, trangugiando tutto il mio sperma fino all’ultima goccia.
    
    “Che hai mangiato a pranzo?” mi chiede: “Pasta panna e salmone” “Si sente il sapore del pesce, sai che non mi fa impazzire, cerca di evitarlo la prossima volta. Ehi si sono fatte le otto e venti, riposati un po’ fra venti minuti è pronto in tavola”; mi schiocca un bacio da lontano, si infila di nuovo nella vestaglia e raccoglie il contenitore e i due strapon per poi uscire dalla stanza.
    
    Rimango sdraiato a riprendere fiato da quei lunghissimi minuti di piacere che ho provato; l’ano mi brucia ancora un po’ ma è un problema di poco conto rispetto a quanto ho goduto; rimango così abbandonato nei miei pensieri e mi sembra quasi di stare per addormentarmi quando la sua voce arriva dalla cucina: “Riccardo vieni è pronto”.
    
    Mi alzo prontamente e recupero la veste da camera accanto a me; arrivo in cucina, la tavola è apparecchiata, con i posti di fronte ...
    ... sul lato lungo. Nei due piatti una porzione di verdure grigliate e pomodorini secchi; nel mezzo del tavolo troneggia il tagliere con sopra una mezza forma di caciotta stagionata; completa il tutto una brocca di acqua presa dalla fonte vicino; a casa nostra, vino ne beviamo raramente.
    
    Gabriella mi invita a sedere e taglia due grossi spicchi dalla mezza forma di caciotta; in una decina di minuti svuotiamo i piatti, poi lei mi guarda con un sorriso: “Basterà per riprenderci?” “Per riprenderci si, non so se basta per fare altro” rispondo strizzando l’occhio; per tutta risposta lei taglia altri due spicchi solo leggermente più piccoli dei primi, e li divoriamo entrambi in breve tempo. La mezza forma è diventata un quarto, ma nessun problema se c’è una cosa che non ci manca in casa è proprio il formaggio.
    
    Puliamo stoviglie e cucina e ci sistemiamo sul divano davanti alla TV; il suo corpo accanto al mio risveglia rapidamente i miei istinti e, per tastare il terreno, le passo un dito nella scollatura; Gabriella sembrava non aspettare altro, mi slaccia la vestaglia e si slaccia la sua, poi mi tira a se e le nostre lingue si intrecciano per poi scorrere liberamente nelle bocche.
    
    Il nostro alito risente del sapore del formaggio ma la cosa ci fa l’effetto di eccitarci maggiormente; dopo esserci staccati, Gabriella si china e mi prende il pisello nella sua bocca, spompinando sapientemente come ha sempre fatto.
    
    Come sente che è tirato allo spasimo, mi lecca lungo tutta l’asta ...
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