1. Cose di famiglia 3


    Data: 01/01/2023, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Incesti Autore: LuckyPaola, Fonte: RaccontiMilu

    ... cucina nuda e ancora bagnata a prepararmi dei toast che accompagnati da una birretta trangugiai sdraiata sul divano alla TV.
    
    Per quanto riguarda Claudia sapevamo entrambe che l’avrei aspettata se non altro per il fatto stesso che mi avesse detto di non farlo.
    
    Per quanto riguardava Pamela invece… sapevo benissimo di potermi fidare di lei almeno per quello che riguardava la sicurezza di mia figlia… un po’ meno su eventuali esperienze che avrebbe potuto farle fare in nome di una certa libertà da acquisire, ma dopo la notte trascorsa non ero certo io a potermi ergere a giudice dei comportamenti libertini della mia amica.
    
    Dopo un po’ tornai a mettermi la vestaglia, non si sa mai con chi sarebbe potuta rientrare Claudia.
    
    Aspettavo, non guardavo neppure l’orologio, non mi importava l’ora, attendevo solo il rumore di quel motorino.
    
    Tutte le mamme a quel rumore tirano un sospiro di sollievo.
    
    Quando sul tardi lei entrò in casa pur vedendomi neppure salutò e si diresse subito alle scale…
    
    “Bentornata…” dissi fredda e con un leggero tono di rimprovero
    
    “Vado a letto, sono stanca…” rispose senza fermarsi
    
    “NO!”
    
    “Come no??” Si fermò a mezze scale… tra il sorpresa e il seccata
    
    “No, non prima di esserci chiarite…”
    
    “Chiarire cosa? Che hai una figlia TROIA? Sei tu che hai detto che ciò che è stato non deve contare nulla, uno scherzo o meglio una ubriacatura da non ripetere se no ci viene la cirrosi… e allora, primo: alla mia età saranno cazzi miei cosa faccio… ...
    ... Secondo: Se mi va vorrà dire che mi farò scopare da donne e uomini e succhierò il succhiabile da chiunque mi andrà di farlo… e fin qui sarà una mia scelta poi, con chi penserò di farlo mentre lo faccio; quali saranno le mie fantasie se permetti non lo deciderai tu! mammina…” mi disse con sarcasmo e tutta la rabbia che aveva in corpo; senza attendere una risposta salì di corsa in camera sua tornando a sbattere la porta come a volermi escludere dal suo mondo..
    
    Trascorsero alcuni minuti in cui dentro di me avvenne una guerra feroce tra il mio ruolo di mamma desiderosa di salire a darle una lezione di buone maniere e il mio desiderio di riassaporare i sapori, di inebriarmi ancora dei profumi, di sentire ancora una volta sotto le mie dita le emozioni correre sotto la pelle vellutata di mia figlia.
    
    Facendomi violenza decisi per la mamma.
    
    Andai di sopra, bussai alla sua porta
    
    e senza aspettare un suo permesso entrai accolta da un gelido “Cosa vuoi ora?”
    
    ” Pamela ti ha comprato alcuni vestiti… che ti porterà domani, quantomeno ringraziala”
    
    “Si…” voltando la testa verso il muro…
    
    “Non ho finito…voltati! la zia chiede se domani mattina le vuoi raggiungere…”
    
    “NO!” rispose seccata… “domani farò i cazzi miei!”
    
    “Vuoi un ceffone come tuo fratello?” dissi su l’orlo di una crisi di nervi “Con me DEVI usare un altro linguaggio, CAPITOOO? “
    
    Presi il lenzuolo che la copriva e lo feci volare per la stanza; La presi per un braccio e la feci voltare verso di me..
    
    Lei ...
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