1. Finalmente la cugina


    Data: 01/01/2023, Categorie: Feticismo Autore: Davidd, Fonte: EroticiRacconti

    Sin da quando frequentavo i primi anni delle scuole superiori, ho sempre saputo di essere feticista. Se, dapprincipio, me ne vergognavo perchè tenevo fin troppo in considerazione il parere degli altri, con il passare degli anni (ora ne ho 25), mi son reso conto che non cìè alcun motivo di tenere a freno questa mia passione.
    
    Mia cugina F, di qualche anno più giovane di me, sospetto abbia sempre saputo di questo mio debole per i piedi. Frequenta e frequentava spesso casa mia, andava e veniva, perciò eravamo a stretto contatto. Mi ha lanciato alcune battutine, occhiate penetranti e risolini nel corso degli anni, ma da qualche tempo a questa parte, anche se ormai ero abituato a negare perfino l'evidenza, ho smesso di mascherarmi: e per fortuna!
    
    Innanzitutto, mia cugina è molto dolce. Ha un carattere molto socievole, sorride spesso e sa mettere a proprio agio le persone. Se a tutto questo ci aggiungiamo un paio di occhi scuri come il caffè amaro, capelli biondi ed un fisico scolpito dagli Dèi, il mio cervello ha smesso di connettersi da quando ha iniziato a crescere, intorno ai 17 anni di F.
    
    Cosa che mi piace particolarmente, i suoi piedini: snelli, numero 37, piccini come lei, che non è di certo alta, non i più belli che io abbia visto ma, siccome sono i SUOI piedi, la carica di feticismo per me è schizzata alle stelle; e ci è rimasta per un po' di anni. Avrei da sempre voluto leccare quelle stupende piante morbide e succhiare i suoi alluci smaltati, assaporando il ...
    ... sentore lieve di sudore sulle unghie laccate, dopo una giornata passata da lei in piedi. Tante volte condividevamo un'ora di corsa serale ed immaginare i suoi piedi sudati a fine allenamento sulla mia faccia, per poi venirci sopra, mi mandava completamente su di giri.
    
    Qualche tempo fa, senza che nemmeno cercassi di far premura, il mio sogno si è realizzato.
    
    Una serata come tante altre, a casa mia: vino, amici, musica. Ovviamente, come ogni fine settimana che si rispettasse, c'era anche F. Ogni volta che si dava una festicciola, mia cugina arrivava sfoggiando la sua bellezza d'Olimpo. Ricordo molto bene come era vestita quella sera: vestito nero, piuttosto corto, di una tinta lucida, che riluceva di un pallore molto misterioso. Un trucco stupendo, con i capelli biondi, lisci, a cadere dietro alle spalle magre. Cosa più bella: un paio di tacchi aperti rossi e neri, lucidi, da cui spuntavano i suoi deliziosi piedi, laccati di nero.
    
    La serata prosegue come sempre: risate, giochi, balli ed alcool. Alzo un po' il gomito, come tutti: mi faccio trascinare in canti, acrobazie improbabili e per un po' io e lei on ci becchiamo molto. Verso la fine della serata, però, un gruppo presente tra noi si stacca per andare a fumare una sigaretta e, poco dopo, decidono di fare due passi. Prendono una bottiglia di vino, se ne escono e seguo con le orecchie il vociare allontanarsi, per chissà dove.
    
    Rimaniamo io e F, che non fumiamo, nè tantomeno avevamo intenzione di unirci all'allegra ...
«123»