1. Intelligenza celeste


    Data: 30/12/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... il colpo di grazia con la faccia schiacciata contro la sua ombra, che s’allunga sul muro e dà tono e dimensione al suo cazzo altrimenti normale, diversamente sotto la media. Io ho conosciuto solo questo tipo di sesso, soltanto questo bislacco e insolito modo di fare l’amore, che per quanto il mio piacere possa capire, non credo che non ci sia di meglio, come non credo che una donna a questo mondo debba arrivare all’orgasmo, pensando che tra poco ne arriverà un altro, comprensivo e generoso nella testa e in mezzo alle gambe. Dopo un altro e un altro ancora che insieme mi riempiranno quelle sacche di piacere, che mio marito ogni sera tralascia svuotandomi la mente, che adesso ha già lasciato questa casa per strade di notte che non hanno città né ricordi, dove l’oscurità è più nera, fermamente affollata d’avanzi e di rifiuti, che solamente all’alba i netturbini spazzeranno via insieme ai miei tacchi che ho lasciato per strada impigliati in un tombino.
    
    Al momento c’è un vento sottile che mi solleva la gonna di stoffa leggera e s’insinua nelle pieghe nude di sesso, che tra poco qualcuno nominerà senza sapere il mio nome, che tra poco più di qualcuno ne abuserà senza conoscerne il colore. Inoltre non chiederanno da dove vengo e perché sono scalza, giacché ho deciso di saziarmi della loro compagnia, che a ogni secondo che passa diventerà più intraprendente come quei ridicoli sessi di maschio, che incontrollabili premono da sotto la chiusura lampo e che gonfiano la patta cercando ...
    ... d’uscire. Non trovo però la strada, un signore galante s’avvicina offrendomi la sua mano, è palesemente timido e balbetta parole che vorrebbero essere d’avviso, come i suoi occhi fissi sulla strada che curva come il mio vestito di seta leggera, che se non fossi nel sogno starebbe meglio indosso a quella bella puttana che mi guarda e m’invidia, perché non sono più da sola, perché tra poco quest’essere vestito di nero mi gonfierà sesso e borsetta.
    
    Lui mi svela parole e vocaboli, come se parlassi il suo stesso linguaggio, come se facessi il suo stesso mestiere, come se le stessi rubando questo mezzo uomo che a fatica si regge in piedi da solo, io vorrei scusarmi dicendo che quest’uomo mi sta soltanto accompagnando dove il mio sesso non sente ragioni, è solo il mio angelo nero che mi consegnerà a quella fila d’uomini che ogni sera m’aspetta, malgrado ciò la voce ruvida e tagliente che esce è simile a quella di mio marito, che mi convince che nel letto non sono all’altezza, che non merito quel sesso ripieno di sangue, che ora m’illude di non poterne ricevere di meglio.
    
    Tra meno d’un respiro mi chiamerà vacca invereconda e nello stesso momento mi slegherà una mano per rivoltarmi di fianco, poiché non c’è ragione che io possa pensare qualcosa di diverso, che magari mi prenda contro lo specchio o apra la finestra, per farmi annusare la nebbia mentre da dietro continua a mordermi il collo. Non c’è ragionamento che mi trascini nel bagno e mi faccia truccare di nuovo, affondando ...