1. Il Tacco Rotto


    Data: 07/12/2022, Categorie: Feticismo Autore: Luthien, Fonte: EroticiRacconti

    ... ricordi rimasti a lungo sepolti nella memoria.
    
    La voce della donna lo risvegliò dal torpore: - la ringrazio, è molto gentile… posso approfittare ancora e chiederle di slacciare il cinturino e sfilarmi lei la scarpa? Mi fa così male… - proseguendo a sventolarsi, senza curarsi di scoprire ancora di più le gambe nude: al Signor Alberto parve quasi di intravedere per un istante l’orlo in pizzo di un paio di mutandine nere.
    
    L’uomo, faticando a scacciare quella immagine dalla sua mente, si inginocchiò davanti al piede sottile, dalle piccole dita laccate di rosso, e lentamente sciolse la caviglia dalla morsa del cinturino, sfilando con dolcezza il sandalo e osservandone il tacco desolatamente spezzato a metà.
    
    - Eh, signora mia, la caviglia è un po’ gonfia in effetti, tenga su questo ghiaccio per un po’: le darà sollievo.
    
    - È proprio un guaio! – sospirò la donna, portandosi leziosamente le mani ai capelli, quasi a raccoglierli in una coda e liberando così il collo sottile dalle ciocche umide di sudore, e contemporaneamente assestandosi sulla poltroncina, strofinando fra loro le ginocchia congiunte e portando ancora più su l’orlo della gonna. A quel movimento una nuova ondata di quel dolce, decadente profumo colpì le narici del Signor Alberto, che, instabile su un ginocchio, barcollò lievemente.
    
    - Ma comunque la scarpa si può aggiustare?
    
    Lo stesso profumo, lo stesso piede di velluto di cinquant’anni prima…
    
    - Il tacco è spezzato signora, posso provare a ...
    ... sostituirlo, ma dovrò lavorare su entrambe le scarpe o si noterà la differenza…
    
    - Che belli i quadri appesi a quella parete!
    
    - Sono fatti con i piedi.
    
    - Io li trovo deliziosi.
    
    - Oh, no, signora, non intendevo dire che son brutti: no, no, sono proprio eseguiti con i piedi! Sono di una pittrice che imprimeva macchie di colore sulla tela, quasi danzando sopra di essa in punta di piedi. È affascinante cosa riusciva a fare con i piedi! – dopo quelle parole si ammutolì, conscio della sconcezza dei ricordi che iniziavano ad affastellarsi alla mente.
    
    - Oh… davvero interessante… che maniera inusuale di dipingere! Ora che me lo ha detto mi piacciono ancora di più! – e mentre parlava, muoveva delicatamente il piede in su e in giù, inarcando il collo e allargando ritmicamente le dita, per controllare la mobilità della caviglia sotto il sacchetto del ghiaccio. Quelle piccole, dolci estremità perfettamente allineate, meticolosamente smaltate del colore del fuoco della passione…
    
    Il Signor Alberto sfilò anche la seconda scarpa dal piede della donna, sfiorando impercettibilmente la curva del piede con il palmo, proprio come quando le sfilava a lei, pregustando di prendere quei delicati, minuti oggetti del suo desiderio fra le mani, per avvicinarli al viso, inspirarne l’aroma, carezzarli con la punta della lingua e poi succhiarne tutte le dita ad una ad una…
    
    Il Signor Alberto si sollevò in piedi, e si avviò verso il banco di lavoro, iniziò a cercare tra i vari cassetti dei tacchi che ...