1. Puttanella del mio professore


    Data: 06/12/2022, Categorie: Erotici Racconti Sensazioni Autore: manupicco, Fonte: RaccontiMilu

    ... succhiotti, palpeggi estenuanti, in maniera da farmi bagnare fino a quando lo slip era tanto fradicio che si sarebbe potuto strizzare. La macchia sulle mutandine si allargava sotto tutto il cavallo, dal pube alla metà delle natiche. Non pago stringeva il tessuto fino a renderlo una striscia e lo tendeva tra le grandi labbra, strusciava orizzontalmente la stoffa sul clitoride turgido, provocandomi una sensazione di voluttuosa lascivia. Naturalmente stillavo ciprigno come come un acino d’uva spremuto, a quel punto me le sfilava e all’interno, nel mezzo, trovava le mie secrezioni depositate come una patina gelatinosa, iniziava allora a leccarle goloso. Era così porco, avevamo identiche passioni, come piaceva a me. La cosa più difficile restava la necessità a mantenere il proposito di mantenermi illibata. – Embè! Non stento a crederlo. – commentò Rinoldi tornando a caricare il fornello della pipa. – Con tutta quella ginnastica che compivate, è sicuramente un miracolo che tu sia riuscita a tener fede a questo tuo intento. – La pipa si accese con un corposo sbuffo di fumo che gli avvolse interamente la testa. Si era davvero difficile, pensi che una delle cose che amava farmi era di strusciarmi il glande, turgido e violaceo per la tensione, proprio sul clitoride. Teneva il sesso con la mano e lo guidava ...
    ... avanti e indietro sulla mia fighetta aperta, scivolando nella mia cremina con quella cappella dura, carezzandomi il grilletto in maniera estenuante, andava avanti anche per mezz’ora senza venire. Io invece non riuscivo a trattenermi, avevo orgasmi ripetuti arrivando a squirtare come se facessi la pipì, mi sentivo una maiala in calore. Una variante consisteva nel mettermi carponi sul ribaltabile dell’auto, facevamo lo stesso giochino ma da dietro, muoveva in su e giù, lungo lo spacco della mia vagina, la punta del sesso, fustigando con foga il clitoride e strizzandomi le tette con la mano libera: colavo ciprigno bagnando in maniera vergognosa la pelle del sedile. Quando ero all’apice del piacere gli chiedevo di infilarmi il cazzo nel culo, allora spostava in alto la cappella e affondava tutto il sesso nel mio ano burroso. Venivamo insieme urlando come animali, col suo sesso che singhiozzava sperma nel mio budello: ne versava così tanto che sovente debordava dal buchetto, colando sul sedile su cui ero poggiata, a mescolarsi con le mie secrezioni. – – Ma se eri così presa da lui, con il quale avevi un’intesa perfetta, non comprendo cosa possa essere accaduto per interrompere il vostro idillio? – – Purtroppo è così professore, poi le raccontero’ il seguito …………………per commenti …………ciccina5551@gmail.com 
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