1. Servizio in camera


    Data: 05/12/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti

    ... bottiglia scura e, esibendo l’etichetta, prova a intercettare il desiderio della sua cliente: «A little champagne?».
    
    Ancora una volta però, la risposta della signora lo colpisce come un fulmine.
    
    «I would appreciate some of your sperm» dice lei con tono vellutato e composto, senza mai staccargli gli occhi di dosso.
    
    Lui è letteralmente impietrito. La bocca aperta, gli occhi ingigantiti dallo stupore, si ripete mentalmente quella incredibile richiesta. “I would appreciate some of your sperm”. Gradirei un po’ del tuo sperma.
    
    Il bicchiere al centro del tavolo e lo sguardo serio della donna stanno a sottolineare che decisamente non si tratta di uno scherzo. Gli tornano in mente le parole del suo capo: “nella suite c’è una cliente molto importante, bisogna accontentarla in tutto”.
    
    Amanda tira fuori un’altra sigaretta dal pacchetto, la infila fra le labbra, l’accende nascondendosi per un istante dietro una piccola nube di fumo, poi si accomoda sulla poltrona e torna a guardare il mare «I’m waiting» bisbiglia con una certa freddezza.
    
    La posa le apre appena la vestaglia mostrando le lunghe gambe abbronzate, modellate da un intenso programma di attività ginnica.
    
    Il giovane cameriere la guarda e pensa che questa scena è davvero assurda, che nessuno degli altri ragazzi crederà mai a quello che gli sta succedendo. È una cliente importante. Bisogna accontentarla in tutto. Chissà se il suo capo si riferiva anche a... questo! Vorrebbe obbiettare, dire che forse non è il ...
    ... caso, ma... quella donna, fiera e meravigliosa sta aspettando, aspettando che lui, riempia il suo bicchiere.
    
    Che fare? Obbedire anche a questo? Farsi una sega, qui, nella suite? E se il suo capo viene a saperlo? “bisogna accontentarla in tutto”. Quelle gambe, pensa lui, la pelle liscia e dorata, i muscoli tesi del polpaccio, issato sul piede nudo, affusolato e estremamente curato: le gambe di una dea, sentenzia la voce dentro la sua testa. Come si fa a non accontentarla, una dea?
    
    Poi si porta le mani, improvvisamente nervose, alla patta dei pantaloni, afferra la zip e inizia a farla scendere, lentamente. Il ronzio metallico riempie la stanza, per un istante che pare infinito.
    
    Ora lei gli dice di smettere, pensa lui, gli confessa che lo sta prendendo in giro e riprende a fare la sua ricca colazione.
    
    Lei però non dice niente, torna a guardarlo, fissa quelle mani scure aspettando che facciano il loro dovere. Anche adesso, non tradisce alcuna emozione, come se quella scena surreale fosse per lei la cosa più normale del mondo.
    
    Quando lui se lo tira fuori le labbra di Amanda si piegano impercettibilmente, forse sorride, forse è solo contenta di poter continuare la sua colazione.
    
    Il pene nero del cameriere è indiscutibilmente grosso, già percorso dai primi fluidi di una promettente eccitazione, ondeggia libero formando una piccola curva verso il basso.
    
    Un’altra boccata di sigaretta, un’altro sbuffo di fumo trafitto dagli occhi azzurri.
    
    Il giovane uomo afferra ...
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