1. Scoprii un nuovo eccitante gioco 2.


    Data: 05/12/2022, Categorie: Etero Autore: Checco752., Fonte: EroticiRacconti

    Arrivammo a casa di Paolo e, dopo le presentazioni, lei si chiamava Luana, ci sedemmo in salotto e Paolo servì degli aperitivi. Dopo che lui chiese a Luana quanto chiedeva per il suo servizio, si mise a scrivare un assegno e, dai duecento euro che lei aveva chiesto, scrisse invece trecento e glielo passò di mano. Lei controllò e sgranò gli occhi per l'importo assai maggiore di quanto aveva chiesto. Ringraziò baciandolo alla guancia e sorseggiò l'aperitivo. mentre io domandavo a Luana cosa non voleva si facesse per evitare discordanze nei giochi, ci alzammo tutti e tre in piedi e Paolo approfittò di allontanarsi un attimo, intanto io abbracciai a lei stringendola un poco e vidi lui avvicinarsi con cautela tenendo una siringa in mano e si piegò accosciandosi per infilarle l'ago nella natica bucando così il vestitino di cotone ed infine il sedere e Luana pronunciò appena in gridolino ma subito dopo, se non la avessi sostenuta io, sarebbe caduta a terra perchè stordita dalla iniezione sedativa. La presi mettendomela sulla spalla e scendemmo subito alla cantina dove nella stanza Paolo aveva aggiunto un lettino da ambulatorio e lì ci posai la ragazza e la legammo ai polsi e caviglie. Poco dopo lei si svegliò e subito si rese conto di quanto le era accaduto e chiese quali intenzioni avevamo nei suoi confronti poi notò la presenza dell'altra ragazza che avevamo ugualmente legata all'altro lettino ponendole sulla bocca del nastro adesivo impedendole di parlare infatti sentivamo solo ...
    ... i suoi lamenti ammortizzati talmente che si poteva solo sentire versi come:"mmmhhh" ed altri simili incomprensibili perciò. Luana chiese di essere liberata ma per tutta risposta Paolo le diede due ceffoni al viso e poi le strizzò i capezzoli a lungo e lei strillava con la speranza che fosse sentita da qualcuno ma le spiegammo che le urla non si sentivano da lì a Roma perciò la ammonimmo che le conveniva strillare solo per il dolore che avrebbe ricevuto e lei, a sentire che non aveva possibilità di essere salvata, si mise a piangere a dirotto ma io la girai a pancia sotto e notai che sulla natica bucata dalla puntura c'era sangue che si stava coagulando, allora presi alcool e cotone strofinandoglielo sul buchino fattole dall'ago e lei urlò ma io la punii dandole sonore sculacciate e su quel bel culone sodo ci godevo da matti. Paolo non perse tempo e, indossati guanti in lattice, infilò due dita nel culo senza una minima lubrificazione e così Luana gridò ancora di più poi io presi la scatolina degli spilloni colorati e giocai creando delle zone di colore uguale sulle natiche, perciò c'era la zoma verde, poi azzurra, insomma, stavo creando un arcobaleno facendola urlare a scuarciagola e Paolo si complimentò per il mio capolavoro astratto. Tolti poi gli spilloni, vidi che c'erano siringhe ancora sigillate così le scartai e le riempii con acqua distillata e, una per una, erano sette, le infilai nel culo a Luana che urlò subito implorandomi di smetterla ed infatti ascoltai la sua ...
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