1. Adelina


    Data: 04/12/2022, Categorie: Etero Autore: Bastino9, Fonte: EroticiRacconti

    ... di gambe e si diresse verso la cucina e Raffaele la seguì “Adelina tu saresti la casalinga inesperta di affari? tu sei una tigre”, lei si accostò le appoggiò il seno sul petto gli sussurrò nell’orecchio “gli affari sono finiti e chiusi, tu hai un profumo maschile delicato e inebriante”, si alzò sulle punte dei piedi gli morse prima il lobo dell’orecchio e poi nel baciarlo gli morse anche il labbro sussurrandogli “ora comincia un’altra partita e se ne va. Raffaele ebbe una erezione così improvvisa e violenta che gli facevano male il pene ed i testicoli. “Ti è piaciuta la cenetta una cosa semplice semplice, il caffè te lo porto di là”. Sul divano sono l’uno tra le braccia dell’altro baciandosi, nel baciarsi si spogliano: sono nudi. Lei era davanti a lui con il seno ben esposto ed i capezzoli già gonfi, la gambe slargate facevano vedere una vagina con le grandi labbra ben disegnate e circoscritte da una striscia sottile e compatta di peli neri. Raffaele si alzò e si avvicinò, il suo corpo asciutto e tonico mostrava i muscoli allenati e anche quello che Adelina sperava di trovare i due coglioni grossi e pendenti sotto una verga larga e lunga. La prese per mano e si spostarono sul tappetto, si distesero e lui le slargò subito le cosce, le dita scivolarono lungo i bordi della vagina mentre le sbatteva il glande sul clitoride, lei era pronta e desiderosa, aveva dimenticato il piacere di sentirsi presa ma lui non la penetrava “che bastardo mi fa morire...” Raffaele stava facendo il ...
    ... suo gioco era stato fregato sulla trattiva ma lui avrebbe vinta quella sul sesso, ora doveva dimostrare chi comandava. Le slargò le labbra vaginali facendo cadere un grosso grumo di saliva con le dita lunghe le prese il clitoride e cominciò a giocarci, lo fece diventare turgido mentre gli umori della vagina cominciavano a bagnarla, Adelina era tesa come una corda di un arco e voleva quel maledetto magnifico cazzo che si ergeva prepotente ma che non la prendeva; Raffaele aspettava che lei gli rantolasse “dammelo”. Con voce roca arrivò quella richiesta“dammelo”, con un colpo solo secco e duro la penetrò poi la sua asta abbondante per lunghezza e larghezza scivolò fino in fondo, lei lo accolse con forte grido di dolore e di liberazione che diventarono più tardi gridolini di piacere. Ora lui comandava muovendo il suo cazzo come gli piaceva fino a portarlo in fondo alla vagina, spingeva dentro con forza sentiva che lei soffriva quella maschia potenza e questo lo eccitava, avrebbe domato quella cavalla che non gli avrebbe sessualmente negato più niente.
    
    Quella donna gli piaceva gli stava dando una grossa soddisfazione sessuale, aveva trovato una vagina ancora stretta gliela stava slabbrando con dolcezza ma anche con forza, la vedeva soffrire sentiva le sue unghie affondare nelle spalle e questo lo eccitava da morire. Era così eccitato da avere il pene così duro da fargli male, spingeva con insistenza il glande contro il collo dell’utero per una penetrazione profonda, ”cosa vuoi ...
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