1. LA CHAT – Episodi 3 & 4


    Data: 30/11/2022, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: AlphaMaster1964, Fonte: RaccontiMilu

    LA CHAT – Episodio 3
    
    Feci le tre foto che mi aveva chiesto, sempre con alle spalle la stessa anonima parete. La prima vestita, la seconda e la terza mostrando il mio dietro e la mia micia, tirando su la gonna con una mano a formare una V rovesciata che scopriva il centro del corpo ma lasciava coperti i fianchi, non so se sperando di essere meno nuda o per quale altro motivo. Comunque avevo le tre foto nella memoria del telefono, mi asciugai la vagina umida, mi sistemai i vestiti ed aprii la porta di casa.
    
    Ero fuori, e mi pareva di avere gli sguardi di tutti dalle finestre concentrati sul mio sedere e sulla mia passerina. Mi batteva il cuore che ero sicura che mi sarebbe preso un malore, ed ero convinta che tutti potessero capire che ero senza slip. Ero sicuramente rossa in volto come se mi avessero ustionata, e la mia fica camminando si faceva sentire, viscida di umori perché maledetta lei era fradicia. Andai a prendere l’auto nel parcheggio condominiale, aprii la porta e mi bloccai. La gonna non era larga, ma entrando in auto dovevo stare attenta a come mi muovevo. Far vedere gli slip per errore era imbarazzante da svenire, ma far vedere la fica sarebbe stato da suicidio. Mi calai in auto con cura, e poi ruotai entrambe le gambe portandole dentro in contemporanea e ben chiuse. Dovevo ricordarmi di farlo anche uscendo.
    
    Avevo paura di bagnare la gonna da quanto ero piena di umori, quindi facendo finta di niente inserii con un rapido movimento un fazzolettino tra il ...
    ... mio corpo e la stoffa. Il tragitto non era lungo, e cercai di stare concentrata sulla guida. La figa però si faceva sentire, pulsando piacevolmente.
    
    Arrivata al supermercato trovai un posteggio e con cautela scesi dall’auto, ma sentii staccarsi da me qualcosa, e cadere. Cazzo! Il fazzolettino! Girai lo sguardo in basso, per terra c’era il fazzoletto di carta bagnato. Mi guardai intorno. Nessuno vicino, e nessuno che faceva caso a me. La cosa migliore era far finta di niente ed andarsene come se quel pezzo di carta bagnata fosse già li. Dovevo anche trovare il punto dove farsi una foto anonima, e li non era facile, ma mi venne una idea. Avrei tenuto il telefono in mano, e mi sarei fatta una foto di nascosto camminando davanti ad auto che non erano la mia. Lo feci, e nella foto si vedeva dietro di me correttamente vestita il fianco di un’auto di modello e colore casuali. Non si notava niente del fatto che fossi senza slip, e questo mi dette coraggio, anche se continuavo lo stesso a tremare e la fica continuava ad essere rovente, umida e viscida. Se avessero pensato che era la mia auto sarebbero stati fuori strada, e se invece avessero pensato che non lo era non avrebbero comunque avuto alcun modo di collegarmi alla ragazza delle foto.
    
    Dentro al supermercato chiesi ad una addetta dove fosse il bagno, e ricevute le informazioni mi recai li prima di cominciare a fare la spesa. Entrai in bagno con la testa che pusava, girava e la fronte febbricitante. Mi chiusi dentro, mi alzai ...
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