1. Il cazzo scappellato di zio Domenico


    Data: 29/11/2022, Categorie: Incesti Autore: RosyTroiona, Fonte: EroticiRacconti

    ... madre. Che si era vestita elegantissima e sex con un completino Liu Jo e con calzature Louboutin e accessori (collana, braccialetti, anelli) raffinatissimi: roba da migliaia di euro.
    
    La cena, come vi ho già detto, durò a lungo e il piedino di quel porco dello zio si intrufolò anche tra le gambe di mia madre. Se qualcuno avesse assistito alla cena si sarebbe accorto di certe occhiate non proprio amichevoli tra mia madre e me: ciascuna di noi due bramava per la stessa preda. Anche se, visto lo "spettacolo" da un'altra angolazione, eravamo noi le prede e Domenico il cacciatore. E papà? Lui è un tipo impenetrabile, non si capisce mai che cosa veramente stia pensando. Aveva capito tutto o era inebriato dall'alcol?
    
    Finimmo di cenare che si era fatta notte. Troppo tardi per far tornare a casa lo zio. Fu mio padre a invitarlo a dormire nella stanza degli ospiti. Lui e mia madre andarono a coricarsi nel letto matrimoniale, io nella mia stanzetta piena di peluche e, nascosti nel cassetto, di falli di gomma e dildo.
    
    Non riuscivo a dormire; ero troppo appesantita dalla cena abbondante o era l'effetto di quel piedino dello zio sotto il tavolo?
    
    Mentre combattevo coi cuscini in cerca di un'improbabile sonno, sentii i gemiti di mia madre: papà la stava scopando di brutto. La cosa mi eccitò parecchio. Mi alzai e mi recai al soggiorno per bere un po' d'acqua. Chi vedo? Zio Domenico: anche lui non riusciva a chiudere occhio e aveva sete.
    
    - Che cena, Rosina, non mangiavo così ...
    ... bene e tanto da una vita - mi disse Domenico spogliandomi con gli occhi (avevo una sottoveste nera col pizzo e ciabattine con tacco e piume rosa).
    
    - Già, io non ci sono abituata e adesso ho una sete... - e, mentre rispondevo, mi accorgevo che senza volerlo la mia voce sprigionava tutta la mia voglia.
    
    - Sei bellissima, Rosina, non credevo di avere una nipotina così carina.
    
    - Oh grazie, sei molto gentile.
    
    - E' la verità, Rosina, chissà quanti ragazzi ti corrono dietro.
    
    Domenico non si fece pregare. Mi accarezzo il viso e i capelli, mi diede un bacino sulla fronte, un altro sulla guancia, poi dietro le orecchie e infine sulla bocca: le nostre lingue si cercarono e si trovarono insalivandoci a vicenda. Non passò molto tempo che finimmo sul mio letto, i nostri corpi si intrecciarono mentre scorreva la colonna sonora dei gemiti della scopata tra papà e mamma.
    
    Quando vidi il suo cazzo rimasi basita. Lui se ne accorse.
    
    - Non mi dire che non hai mai visto un cazzo? non ci crederei neanche se lo giurassi
    
    - Posso giurarlo - risposi spavalda.
    
    - Dai, sei davvero una bugiarda, non si giura mentendo.
    
    - Ma io non mento, Domenico, giuro che non ho mai visto un cazzo come il tuo.
    
    Ed era vero: un cazzo così grosso e scappellato, venoso, palpitante, invitante come il suo, malgrado la mia passione per la minchia, non l'avevo mai visto.
    
    Glielo succhiai con la passione che mai prima d'allora avevo manifestato facendo pompini. Lo assaporai voluttuosa, gli leccai la ...