1. Sussulto incontenibile


    Data: 25/06/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... Dopo, aver compiuto un lungo percorso, costeggiando il perimetro di quel folto vivaio Verdiana si era improvvisamente bloccata, il suo respiro era diventato affannoso, la sua cute era ricoperta da stille di sudore, mentre il sole splendeva alto e radioso nel cielo. Verdiana si distese allora sul prato e iniziò a fissare le nuvole, ancora conquistata dal ricordo e sorrise. Nel corso della cena ambedue vennero colpiti da un bislacco contegno nell’impulso nel mostrarsi, perché prosperò in loro l’ambizione e l’idea brillante di turbare i presenti. Il risultato che ne scaturì fu davvero appariscente, ma captò un fremito ripensando ai loro occhi, perché riesaminava i loro sguardi, in quanto erano indiscreti e agognanti d’identificare che cosa li attendeva. Infine degustarono il celebre Baileys e salirono su nella camera. Al momento i loro corpi non lottavano né si sfidavano più, si bramavano, la smania e l’ossessione d’abbandonarsi era diventata incontenibile e ingovernabile, quella porta si spalancò ed entrarono.
    
    Cominciarono a sbaciucchiarsi, le loro ingorde bocche s’unirono con cupidigia, le loro mani ribollivano dal fremente e libidinoso ricercato desiderio, Amedeo reclamava il suo intimo e saporito miele, lo aveva esattamente illustrato e stilato variegate volte, perché ne anelava odorare la sua intima fragranza assaporandola con decisione. In seguito Amedeo la denudò ...
    ... distendendola sul pavimento, la sua lingua s’intromise lambendola in ogni parte del suo corpo, dopo si trattenne sulle tette, avanzò sul ventre, individuò il suo ombelico e da ultimo approdò su quel piccolo cantuccio di beatitudine e di perfezione da lui tanto bramato, ricoprendo di baci la pelosissima e rossastra fica di Verdiana.
    
    Verdiana divaricò leggermente le gambe, provò il calore della sua bocca, la cavità pelvica seguì ogni piccolo movimento, il respiro divenne sempre più intenso e la schiena s’incurvò; a questo punto era sua, lei si sentiva apertamente ammaliata e indiscutibilmente coinvolta, in quel momento comprese che le sue congenite repressioni e che la sua ereditaria e intima ragionevolezza non esisteva più. Divenne celermente soggiogata e vessata da quell’incantevole e magico abbandono, da quell’imprendibile e meraviglioso anonimato, intanto che Amedeo gemendo sborrava di gusto sopra quella deliziosa e villosissima rossiccia fica, la sua densa e lattescente linfa vitale.
    
    Con malagrazia, con un inedito e con un insperato stupore, Verdiana si risvegliò da quell’invasato quanto lussurioso sogno d’un momento, spalancò i suoi grandi occhi e stette ferma, perché reclamò con la sua rievocazione di rendere perpetua quella notte e quel loro lascivo gioco amoroso, così tanto entusiasmante, rapente e per di più intensamente abusivo e segreto.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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