1. Sussulto incontenibile


    Data: 25/06/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Verdiana era alquanto incurante e spensierata, mentre stava filando via alla svelta con la sua lunga capigliatura ondulata che sobbalzava al ritmo della sua concupiscente andatura. Le sue belle gambe annerite dal caldo estivo da poco passato, attraversavano con rapidità e fermezza la superficie di quel sentiero sterrato, intanto che l’aria salubre e rigenerante del mattino accarezzava la sua faccia, assieme a quel disco cereo del sole appena spuntato. Il suo sguardo era fisso davanti, mentre la sua mente era immersa nel ricordo, in verità la reminiscenza di quell’incontro per l’appunto, scaturito per caso, pressappoco per gioco.
    
    In quel fine settimana Verdiana era totalmente all’oscuro di quello che più avanti le sarebbe capitato, perché tutto sommato che cosa c’era di talmente azzardato e di temibile da ipotizzare? Ne scaturiva in effetti una serata passata amichevolmente al telefono con la sua coetanea di sempre, un incontro magari indistinto ancora da collezionare, le frivole e puerili conversazioni con un’amica di lavoro, ridere con alcuni espansivi ragazzi del supermercato che raccontavano barzellette di continuo, una mangiata accompagnata con dell’ottimo vino del luogo, il locale da ballo prediletto adocchiando il fusto di turno, le sonore ridacchiate e infine l’immancabile e gustosa bottiglia di Baileys Ice Cream da sorbirsi di nascosto. Nulla d’insolito né d’astruso in verità, poiché nell’insieme pareva a tal punto che tutto fluisse genuinamente in modo ...
    ... elastico, piacevole e svagante, in assenza di complicazioni. Il giorno successivo Verdiana incrociò di nuovo gli amici dell’emporio, dal momento che trascorse con loro un allegro e spassoso pomeriggio risultando in definitiva piuttosto festoso e spensierato. Verdiana in quel frangente, avvertì nitidamente di sentirsi assieme a loro un’affezionata e leale amica, giacché questa presenza fu per lei il più armonioso, assennato e obiettivo apprezzamento che potessero farle. In seguito tutto terminò, ogni cosa ricomparve seguendo il ritmo della quotidianità e la vita abitudinaria si ripresentò, il lavoro frenetico, il suo piccino d’accudire, il suo fidanzato, la casa, gli amici, i crucci da risolvere e le seccature da chiarire.
    
    Fino a quel momento Verdiana era sufficientemente appagata della sua frenetica e laboriosa esistenza, in quanto tutto avanzava svolgendosi come una preordinata e organizzata sceneggiatura, per questa ragione lei non si sarebbe giammai immaginata quello che avrebbe provato e nel contempo sostenuto. Attualmente il suo ingegno galoppava più delle sue tornite gambe, le numerose riflessioni gremivano la sua psiche, per di più adorabili, molto stuzzicanti, esaltate e in aggiunta a ciò palesemente e straordinariamente allettanti. Al presente, ripensandoci con ponderatezza, Verdiana non sa descrivere né narrare come sia placidamente successo, malgrado ciò il suo corpo è stato prima abilmente estorto e in un secondo tempo dottamente ghermito da Amedeo, in realtà un suo ...
«123»