1. MARTINO IN CERCA DI ISPIRAZIONE


    Data: 14/10/2017, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... tragitto.
    
    “Sei bravissima..hai una carica erotica che mi fa morire!”
    
    Spostò leggermente il capo per fissarmi con uno sguardo pieno di desiderio e tirò fuori una linguetta umida che cominciò a carezzarmi il glande che era diventato enorme e infuocato.
    
    Fremevo dal desiderio di sentirmi nella sua bocca, ma ero preoccupato per la sua troppo giovane età. Non volevo proseguire, ma la sua determinazione mi coinvolgeva. Mi ritrassi di scatto e mi scoccò uno sguardo di rimprovero.
    
    “Perché?” mi disse seccamente.
    
    “Non posso!” risposi deciso.
    
    “Ho diciotto anni, stai tranquillo.” Cercò di rassicurarmi.
    
    “Non dire balle, Eli.”
    
    “Vuoi la carta di identità? Così però mi fai gelare!”
    
    Approfittò della mia indecisione per agguantare il cazzo con una mano e velocemente lo portò alla bocca, risucchiandolo.
    
    Il gioco era fatto. Ero il suo giocattolo e non era disposto a mollare.
    
    Sentivo il caldo della sua bocca e la lingua tenera che girava pigramente sulla cappella, solleticando ogni punto sensibile.
    
    Mi lasciai andare a quel delizioso massaggio, mentre le mie mani ormai agivano per conto loro, scendendo dalla testa alle spalle e poi, carezzando la maglietta, cercando l’orlo per sollevarla.
    
    Lentamente tirai verso l’alto l’indumento che si lasciava trasportare, seguendo le sue giovani curve. Quando sentii che i seni erano liberi, forzai dolcemente verso la testa che si allontanò per un momento permettendomi di sfilare completamente la maglietta che volò sul ...
    ... divano.
    
    Riprese subito il controllo, prendendo in mano il mio uccello e mettendolo nuovamente nella sua bocca avida e calda.
    
    Iniziai a carezzarle la schiena nuda e lentamente scivolai davanti, incontrando i promontori che avevo immaginato più piccoli. Erano due splendide tettine, perfettamente conformate, con i capezzoli appuntiti e dritti che reagivano alle mie carezze.
    
    Le mani di Eli lasciarono l’asta, cingendomi il corpo e scivolarono sul mio sedere, accarezzandolo con tenerezza.
    
    “Sei magnifico…” sussurrò la ragazza, mentre con un dito percorreva il solco delle chiappe.
    
    “Tu sei magnifica, Eli.”
    
    La bocca continuava nel suo lento lavoro, succhiando e leccando, poi cercando di percorrere tutto il cazzo che scivolava nel profondo della sua gola.
    
    Una mano aveva raggiunto il mio buchino e con un dito mi solleticava, poi spingeva leggermente tentando di introdursi. L’altra mano, a coppa, raccoglieva le mie palle accarezzandole con dolcezza.
    
    “Basta, così mi fai scoppiare!” la implorai. Sorrise sfilandosi l’uccello dalla bocca ed alzandosi. Lo fece con una lentezza studiata, per far scivolare le sue tettine sul mio torace. Mi abbassai e le vidi. Erano belle, sode, candide. Avvicinai la bocca ad una di esse ed iniziai a leccare il capezzolo appuntito. Eli fece un lungo lamento gettando la testa all’indietro.
    
    La cingevo con le mani sul culetto e sentendosi sorretta, mi trascinò sul divano. Con la bocca sul suo seno, mi adagiai sopra di lei mentre con le mani ...
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