1. MARTINO IN CERCA DI ISPIRAZIONE


    Data: 14/10/2017, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... posseduto.
    
    Cavalcai sulla ragazza con ritmo incalzante, mentre dalla sua bocca uscivano parole senza senso, versi animaleschi, grida strozzate. La baciai con foga e la sua lingua velocissima guizzava intorno alla mia, in una danza di estremo piacere.
    
    Sentivo il calore salire lungo l’asta, e una frustata godimento attanagliarmi le reni inducendomi a spingere sempre di più, in quell’antro bollente che non si accontentava.
    
    “Voglio morire così…amore… con il tuo cazzo dentro di me..” continuava a ripetere tra i sospiri.
    
    “E’ bello, è dolce… sei una porcellina meravigliosa!” le dissi spingendo a fondo più volte.
    
    “Ti sento..stai per venire.. ti sento…vieni,amore, vieni dentro…”
    
    “Sei protetta?” le chiesi con voce affannata.
    
    “Stai tranquillo… prendo la pillola! Non preoccuparti..dai…esplodi… schizza dentro di me..”
    
    Scesi con una mano fino a stringere la base del cazzo per prolungare l’amplesso, e Marina ne approfittò per conficcare le unghie nella mia schiena, dandomi un nuovo impulso di piacere e dolore.
    
    Alzai le gambe della ragazza, portandomele sul petto, e la penetrazione divenne ancor più profonda. Cercavo la posizione di massimo piacere che facesse esplodere con me la mia giovane amante, ed aiutato dalla mano, esploravo ad ogni colpo quell’antro dolcissimo, finché sentii che un punto più sensibile fece urlare Marina con un grugnito quasi inumano.
    
    Ripetei l’esperimento, ricevendo uguale risposta, toccando quel punto che la faceva sussultare. Colpii ...
    ... allora più volte, ripetutamente strisciando e lisciando con la grossa cappella quel bottoncino sensibilissimo, e Marina esplose nuovamente in un orgasmo fortissimo, che la fece irrigidire in posizione arcuata, per meglio prendere il tocco del mio pennello. Non resistetti a quella pressione e spruzzai dentro di lei con forza due, tre, quattro getti bollenti del mio seme e ancora, ancora..
    
    Non smettevo di spruzzare e lei di ricevere i miei fiotti caldi in quella posizione irrigidita finché sentii che i miei umori, mischiati ai suoi, uscivano lungo le nostre gambe.
    
    “Ancora, Marty..scopami ancora…” implorava Marina, spingendo il bacino contro il mio per riprendere il ritmo. Sbattei ancora le palle sulla farfallina spalancata, mentre con il dito penetravo il buco dell’ano, che immediatamente cedeva ospitandomi.
    
    “AAAAhhhh mi stai inculando..daiii che bello…fallo, ti prego….” Continuava a ripetere, mentre il dito era ormai dentro e si muoveva in sincronia con il cazzo.
    
    “Lo vuoi, piccina? Vuoi provarlo?” sussurrai.
    
    “E’ grosso… voglio scopare.. decidi tu..sono tua.. se vuoi, entra anche dietro..io ti voglio”
    
    “Aspettiamo, Marina… riposiamoci un po’.. abbiamo ancora tutta la notte”
    
    “E tutta la mattina..” sussurrò lei, ansando dietro le continue spinte del cazzo che stava cominciando a perdere vigore.
    
    “No… devi andar via prima del mattino. Ho permesso a Eli di venire a svegliarmi”
    
    “Eli?..pensi ancora a lei? E a me? Ora sono io la tua donna…”
    
    “Siete in due, mi ...