La chat dentro di noi
Data: 23/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... nella mia situazione’ – ribattei io con un modo di fare indubbio.
In seguito sorseggiammo alcune bevande e nel tempo in cui conversavamo io osservavo il bagliore della lampada che ravvivava accuratamente quel viso così affascinante e invitante. Io ero come magnetizzato e riflettevo sulle cose che lei avrebbe voluto mettere in pratica in mia presenza: era più che certo perché lei lo concepiva e lo ideava eccome, giacché appena uscimmo dal locale entrammo nella sua macchina, dal momento che lei brillantemente e ingegnosamente mi riferì:
‘Sai, io ho prenotato una stanza nell’albergo qui vicino, perché voglio stare un po’ con te e spassarmela con calma senz’avere fretta alcuna’.
Il mio cuore in quell’istante inizio a palpitare martellando più velocemente del consueto, in quanto io non vedevo l’occasione di raggiungere la meta. Ci addentrammo in un hotel molto sfarzoso e salimmo in camera, là c’era dello champagne e cominciammo a bere. Lei era conturbante, fantastica e sublime, io avrei voluto accarezzarla, baciarla e toccarla a piene mani, dato che non vedevo l’ora di gustarmela per bene:
‘Tu vorrai senz’altro fare l’amore con me, vero?’.
‘Sarebbe davvero fantastico, un regalo immenso’ – risposi io elettrizzato e infervorato più che mai.
‘Dimmi una cosa? Tu fai l’amore con la tua ragazza?’ – chiese lei.
‘Lei non si sente ancora pronta, perché ha paura, si sente inquieta e ha il batticuore, mi manifesta apertamente di frequente questo concetto’ – esclamai io ...
... palesemente angosciato e affranto.
‘Non preoccuparti, quando sarà il momento sarà tutto immediato e naturale, vedrai. Sarà meglio di quanto credi’.
All’improvviso, con uno scatto lei si voltò e m’afferrò per la mano dicendomi:
‘Lo so, che tu vorresti fare delle cose assurde con me. Racconta dai, che cosa mi faresti?’. Lei in quell’istante intuì, io restai sguarnito e di rimando incespicai:
‘Se non altro ti farei le moine, sì, proprio così’.
‘Non fare il semplicione, come sei sciocco. Capisco chiaramente che ambisci e che brami di svagarti e fare in ultimo il prigioniero per trastullarti con le mie estremità e mansioni simili. Tu non devi indignarti né scandalizzarti né vergognarti, io comprendo esplicitamente che t’aizzo e che ti stimolo in modo appassionante’ – infine si stese sul letto e bonariamente aggiunse:
‘Abbassati, dai piegati, adesso io voglio che tu mi sbaciucchi l’estremità delle dita dei piedi’. Eseguii adeguandomi, sennonché lei poco dopo prontamente ribatté:
‘Dai, ora monta sull’ottomana e fottimi immediatamente, perché stasera non ho la tentazione di scherzare né di fare la padrona’.
In seguito lei mi sfilò le mutande e infilai il mio cazzo nella sua pelosissima e nera fica, cosicché m’accolse il calore e lo slancio di quel magnifico e splendido fiore assieme al suo grido repentino focoso di donna, in quel momento io cominciai a penetrarla con vigore, però lei immediatamente mi fermò:
‘Allora? Hai fretta? Devi essere lento, capisci? ...