Il club delle mamme perdute 1 Gianna
Data: 22/06/2018,
Categorie:
Etero
Autore: fantasypervoi, Fonte: RaccontiMilu
... che tutto risultava spontaneo, impossibile pensare a forzature
o stupri obbligati, sui volti, vedeva chiaramente la passione del momento e,
sopratutto, il momento in cui il ragazzo la riempiva con il suo piacere.
Tutto spontaneo, tutto maledetto erotico!
‘Strona, sono una stronza.’
Pianse per tutta la notte maledicendosi.
Alla mattina, era patetica, brutta, con le occhiaie.
Fece il meglio per essere decente.
Pensando all’incontro del dopo club, mise un paio di jeans e tutto quello che
era meno attraente, non potette fare a meno di guardarsi allo specchio, tutto
sommato, era sempre una bella ragazza con in più il fascino della donna
sposata.
Le chiacchiere al club furono una sofferenza per l’attesa.
Arrivò all’hotel e subito dopo era davanti alla porta numero 14.
bussò.
Aprì lo stesso ragazzo del pompino, le sorrise e la fece entrare.
Dieci minuti dopo, tutto era chiaro nella sua testa.
La richiesta, era semplice.
Tutto doveva continuare come sempre, bambino a scuola, club delle pettegole
fino alle dieci, variante dalle dieci alle undici e trenta nei giorni
feriali,
PUTTANA, sabato e domenica libera.
Se faceva la brava sarebbe stata anche pagata, poco, ma, sempre meglio di
niente.
Un minuto per decidere.
Il ragazzo si mise davanti al pc con il suo dvd, lo inserì, lo posizionò.
Un minuto per cambiare la vita!
Poggiò il dito su INVIA e attese;
– Rispondi entro dieci secondi.
Non c’era ...
... niente da decidere, era cascata in un tranello che portava al buio
più cupo, in qualsiasi caso, le conseguenze sarebbero state drammatiche.
Ma suo figlio non doveva mai sapere…e suo marito…gli amici.
‘Oh Dio…’
La testa fece cenno di si, mentre le lacrime scendevano libere.
Il ragazzo tolse il dito dalla tastiera, lo alzò verso di lei e le fece cenno
di avvicinarsi.
Si fermò a dieci centimetri da lui.
La mano andò verso i calzoni di lei e li slacciò facendoli scendere alle
ginocchia.
In un momento spontaneo di ingenuità, si vergognò del brutto intimo che aveva
indossato.
Il ragazzo le mise una mano decisa sul monte di venere palpò un attimo la
consistenza della pelle.
Era assolutamente asciutta, nessuna secrezione umorale, aveva acceso le sue
fantasie, anzi;
– Proprio asciutta!
Disse.
Spostò lo slip e forzò la vagina con un dito facendola sobbalzare.
– Meglio per te se quando entri in questa stanza, sei eccitata, sarà molto
meglio per tutti.
– Non sono una puttana e non vado a comando in certe cose!
– L’altra mattina lo sembravi e mi è anche piaciuto.
Tolse il dito che strofinando aveva creato un piccolo inizio di miele e le
fecce cenno di scendere in ginocchio;
Sapeva cosa voleva, scese e fece quello che lui si aspettava
Cinque minuti dopo, per la seconda volta, aveva assaporato il suo piacere;
– Dovrai migliorare, non sei male, ma dovrai dare di più.
Lo guardò con odio per quello che aveva ...