1. AUTOBUS


    Data: 06/10/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Autore: Devil79, Fonte: RaccontiMilu

    Mi ritrovo come ogni mattina sull’autobus che mi porta al lavoro, schiacciata fra la gente così tanto da poter rimanere in piedi senza nemmeno dovermi tenere ai sostegni.
    
    E’ la prima settimana di luglio e già fa un caldo torrido e in quelle condizioni di viaggio è tutto ancora peggio, considerando poi anche il fatto che la mia fermata è il capolinea e quindi dovrò stare su questo bus per un po’.
    
    Mi sono messa una camicetta bianca leggera e una gonna altrettanto comoda, come dice il mio ragazzo, di quelle fru-fru che svolazzano ma con questo caldo è l’unica cosa che almeno non mi fa sudare come una maialina.
    
    Capita che in questi viaggi dove si è tutti incollati l’ uno con l’altro, qualcuno involontariamente ti tocchi il sedere con la mano, così ho pensato quel giorno quando mi sono sentita sfiorare il mio.
    
    Anche la seconda volta ho pensato questo ma alla terza quando lo sfioramento non era più tale ma era una bella tastata di chiappa mi sono immobilizzata dal panico.
    
    Davanti a situazioni del genere ci sono donne che si girano verso il molestatore e sbraitando lo cacciano ma altre, come me, si bloccano dalla paura e non fiatano nemmeno.
    
    Non avevo nemmeno il coraggio di girarmi per vedere chi fosse, certo la mano era grande da maschio ma non sapevo se fosse giovane, vecchio, bianco o nero, speravo solo che fosse finita lì ma invece cominciò ad accarezzare delicatamente le mie chiappe andando verso l’interno delle natiche.
    
    Ero pietrificata ma nello ...
    ... stesso tempo provai un brivido per tutto il corpo che non era di terrore ma quasi di eccitazione perché lo sconosciuto mi toccava in un modo molto delicato ed erotico, non la classica manata da porco.
    
    Non sapevo cosa fare e come fare ad uscire da quella situazione ma infondo forse ero anche curiosa di vedere come sarebbe andata a finire.
    
    Il mio molestatore mi stava toccando fra l’incavo del sedere e sentivo chiaramente le sue dita andare a cercare il mio ano, spingendomi la gonna dentro e provocandomi scariche di piacere.
    
    Nella mia mente immaginavo la scena come se fossi uno spettatore esterno che guarda e cominciai a bagnarmi, mi stavo eccitando.
    
    La mia patata si rilassò e si apri facendo uscire del liquido caldo e fu a quel punto che lui mi mise la mano sotto la gonna e andò a toccarmi la figa da sopra le mutandine, capii così che doveva essere seduto su una poltroncina.
    
    Ormai non ero più terrorizzata e imbarazzata ma eccitata e vogliosa e quando lo sconosciuto mi spostò leggermente le mutandine e mi mise un dito nella figa io ebbi un sussulto di intenso piacere.
    
    Ormai viviamo in un mondo dove tutti pensano solo a loro stessi e non ci si guarda nemmeno in faccia infatti era l’unica spiegazione che mi davo del fatto che nessuno si accorgesse di quello che stava succedendo e la cosa mi dava ulteriore eccitazione.
    
    Muoveva il suo dito dentro di me lentamente ma in modo deciso e io godevo e mi bagnavo sempre di più, dopo alcuni secondi di quel piacere le dita ...
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