Riorganizzazione del processo produttivo - parte vi - Racconti Erotici

Riorganizzazione del processo produttivo - parte vi

Shamal nel vedere la mia ingordigia nel leccare, riversa all’indietro, il cazzo di Nicola, mi afferra portando le sue braccia possenti sotto le mie scapole, ora il suo ventre duro preme contro la mia pancia, e le sue mani che mi sono passate, sotto possono afferrare le spalle in una presa bloccante; infatti così posizionato può frenare i miei sobbalzi e tirarmi a se. Nicola si scansa per dargli spazio e Shamal con un movimento deciso dei suoi glutei enormi mi caccia più infondo la sua cappella. Ho la sensazione che la mia fighetta anale si stracci: sento un bruciore fortissimo che mi strappa un urlo stridulo; lui mi serra in quell’abbraccio possente nel tentativo di placare ogni mio tentativo di fuga. Gli mordo il torace emettendo dei gridolii soffocati. Sento però che la mia fighetta si stà rilassando, stò cercando di concentrarmi per rilasciare il più possibile i muscoli perianali e non provare dolore, ma solo piacere. In quel momento Nicola con un colpo sulla schiena di Shamal gli grida “Ma che cazzo fai così la sfondi tutta! Cane!!”, tra me penso “No, no ora è bellissimo!!” ma non faccio in tempo a proferire parola che Shamal, incalzato da Nicola, si ritrae lasciando il mio sfintere totalmente slabbrato ed arrossato, e ancora ingordo di cazzo. Hakim che aveva seguito in disparte tutta l’azione capisce che non aspetto altro che qualcuno si faccia avanti, eccitatissimo con un balzo sale sulla scrivania e mi si sdraia accanto invitandomi a salire sopra di lui. Io prontamente ...

... gli scivolo sulla pancia e poi mi posiziono a cavalcioni sul suo pube, lui mi infila subito la sua lunga verga marocchina, cercando di non cacciarla fino in fondo memore della lezione da me ricevuta. Il cazzo di Hakim è grosso ma dopo la deflorazione di Shamal sembra un normalissimo cazzo di quelli più volte provati. Mi muovo sinuosa ricercando la massima eccitazione. Josef balzato in piedi sulla scrivania mi caccia il suo cazzo grosso e tozzo in bocca, tenendomi ferma la testa con le due mani, mi scopa oralmente non lasciandomi quasi respirare. Nicola prontamente balza anche lui sulla scrivania, posizionandosi dietro di me; da prima mi afferra le mammelle con forza poi con una mano mi tira i capelli, costringendomi ad inarcare la schiena.

Ora il mio sfintere slabbrato, e con già dentro il cazzo di Hakim, è a sua disposizione. Da prima Nicola lentamente mi spinge dentro il suo cazzo cercando di scansare l’ingombrante cazzone di Hakim, poi con sempre maggiore energia mi pompa tutta dandomi della “vacca affamata”. In quel modo il cazzo nero e duro di Hakim e il cazzo impertinente di Nicola si strusciano uno con l’altro, dentro le mie viscere. Godo effettivamente come una vacca: essere sfondata contemporaneamente da 3 cazzi mi eccita moltissimo; per questo comincio a muovermi avanti e indietro, completamente in preda a stridori e desideri autolesionisti. Nicola si rende conto che sto per raggiungere l’orgasmo e comincia a stantuffarmi ancora più duramente, mi strappa urla di ...