1. Ragazze in amore


    Data: 26/09/2022, Categorie: Lesbo Autore: Briciola 86, Fonte: EroticiRacconti

    ... sussultare ad ogni tocco, l'unica cosa che potevo fare era regalarle i miei succhi che le impiastricciavano il viso colando abbondanti tra le mie cosce.
    
    Sentivo che si spingeva in profondità con la lingua, allargando le mie gambe per facilitarsi l'ingresso nella mia intimità che lacerata dal piacere piangeva lacrime di sensuale godimento, che raccoglieva e beveva come un assetato nel deserto.
    
    Poi si allontanò, lasciandomi ansimante e bisognosa, con le gambe aperte e le anche che spingevano verso l'alto in cerca di quella calda lingua che non colpiva più la mia fica, in spasmodica attesa del piacere.
    
    Mi sono girata verso di lei, cercandola con gli occhi per vedere in quale altro modo, si preparava a possedermi oltre che con la bocca, l'ho vista legarsi alla vita una cintura stravagante da cui pendeva un cazzo di enormi dimensioni.
    
    Mi sorrise dicendomi: "Ora vengo a scoparti, vengo a prendermi la tua verginità, e sono sicura che ti piacerà e godrai anche tu.”
    
    Rabbrividii al pensiero del dolore che quell'enorme affare mi avrebbe procurato lacerando la mia carne e dilatando la mia fica come non mai.
    
    "A carponi, ora. Non guardare se hai paura. Fidati di me."
    
    Ho obbedito, io ero pronta, mi inginocchiai poggiando il viso sul divanetto affidandomi completamente a Lei, mi fidavo.
    
    "Ginocchia più larghe e fica più in alto" ordinò con voce rauca ed eccitata, " e rilassati".
    
    Mi sono allargata per lei, mentre sentivo le sue mani afferrarmi saldamente i ...
    ... fianchi, mentre una presenza dura e liscia si insinuava nella mia fessura, dividendo le labbra e occupando lo spazio tra di loro, spingendosi dentro la mia vagina che per la prima volta si dilatava ad accogliere quell'intrusione tra le sue pareti.
    
    Geri si tirò indietro quel poco che bastava per farmi sentire il vuoto nella mia fica, per poi affondare con una spinta decisiva fino a lacerare la sottile membrana che segnava la perdita della mia verginità e la sua totale possessione.
    
    Ho urlato, ho goduto, per il dolore, per il piacere, non so bene per cosa, ma il mio respiro si è fermato nell'attimo in cui la diga che tratteneva il mio orgasmo si è rotta come il mio imene, e tutto il piacere accumulato si è riversato come un torrente in piena giù verso le mie labbra che separate dal dildo manovrato da Geri, li lasciava fluire a fiotti imbrattandosi e invischiandosi di liquido orgasmico misto a sangue che gli dava un leggero colore rosa pesco.
    
    Più tardi, il cazzo duro si seppellì ancora incredibilmente nel profondo dentro di me, mentre Geri accoccolata sulla mia schiena mi sussurrava all'orecchio : "Sei mia, ogni pezzo di te è mio, Sei completamente mia e non smetterò di possederti, sono dentro il tuo corpo come tu sei dentro la mia mente".
    
    Sospirai mentre mi abbracciava forte spingendo il suo dildo nella mia fica, che ormai lo accoglieva con facilità e il suo scorrere nella mia vagina, facilitato dagli abbondanti umori che lo circondavano, mi procurava orgasmi in sequenze ...