1. La vocazione. – 1 –


    Data: 21/09/2022, Categorie: Erotici Racconti Sesso di Gruppo Racconti Erotici, Etero Autore: ruben, Fonte: RaccontiMilu

    ... le si avvicinò, le prese i capezzoli tra le dita, li rigirava , li tirava leggermente, ma via via che lo faceva, stringeva e tirava più forte.
    
    – Ti faccio male? – le chiese
    
    – Se ti piace continua – disse lei.
    
    Allora l’uomo cominciò a succhiarglieli ed a morderli lievemente, poi sempre più intensamente, forte, finché vide che lei era al limite di sopportazione del dolore. Tirò fuori il cazzo e la spinse per farla abbassare. Aveva un cazzo un po’ grosso, ma a Lisa piaceva fare il pompino, ci mise molta passione, finché l’uomo la fermò, la fece mettere sul letto e si spogliò. Poi la fece mettere in ginocchio sul letto, la penetrò lentamente, lei aveva già la fica bagnata per l’eccitazione, lui si muoveva con lentezza e poi scaricava tutto il peso del suo corpo dentro di lei. Si fermò, lei sentì il fresco del gel sull’ano e si preparò mentalmente ad essere inculata. L’uomo diede un colpo violento, poi un altro finché il glande non entrò.
    
    Le faceva male, si sentiva dilatata, con lo sfintere teso allo spasimo, ma cercò di resistere finché lui non le venne nel culo spingendo forte e dando colpi che lei sentiva anche nella pancia. Lui la portò in bagno per farsi lavare il cazzo al lavandino. Si rivestirono e lui seduto su una sedia, la fece sedere sule sue cosce.
    
    – Scopriti il petto – disse – voglio giocare ancora un po’ coi tuoi capezzoli.
    
    Ripetè il gioco di prima ma stavolta sembrava affamato della carne della ragazza, mordeva forte, lei sentiva i suoi denti nella ...
    ... carne, gemeva.
    
    – Resisti – le diceva – ti farò un bel regalo. Mi piace troppo così.
    
    Quel dolore la eccitava, lei capì di volere che glielo facesse, almeno fin dove poteva resistere e l’uomo sembrava felice della sua collaborazione.
    
    – Sei brava – le disse – Vorrei ancora te la prossima volta, faremo altre cose e ti piaceranno.
    
    Le mise nella borsa un mazzetto di banconote.
    
    – Elda, sono cinquecento.
    
    – Dovevano essere solo duecento.
    
    – Ha voluto farmi un regalo.
    
    – Brava , Francesca, brava davvero. E poi sei leale con me, un’altra ragazza mi avrebbe dato duecento e basta.
    
    – Elda, tu mi hai dato una opportunità, ti considero un’amica.
    
    – Dammi un bacio.
    
    La prese e la baciò in bocca, le succhiò il labbro inferiore.
    
    – Elda tu….a te piace baciare le donne?
    
    – Si, mi piacciono le donne, anche tu. Ti vergogni ancora di fare la puttana? No, vero, comincia a piacerti. Allora rimani con me? Apriti un conto per metterci i soldi che guadagnerai.
    
    Due giorni dopo Elda le mandò un messaggio con indirizzo ed ora. Aggiunse: per te sarà quasi un regalo.
    
    Bussò al citofono, prese l’ascensore fino al 12° piano di quell’enorme palazzo. L’ultimo piano aveva una sola porta e le venne ad aprire un uomo non molto alto, tarchiato, con un viso severo e capelli brizzolati. Non era brutto, dava l’impressione di forza. La guardò dalla testa ai piedi.
    
    – Sei una bella ragazza. Perché fai questo mestiere? Solo per soldi’
    
    – Mi piace – gli rispose Francesca – e non è ...