1. Crocerossina per disabili


    Data: 07/09/2022, Categorie: Trans Autore: Chris Femboy, Fonte: EroticiRacconti

    ... riferimento per andare al colloquio, riagganciai soddisfatta.
    
    Il mattino dopo, di buon ora, mi presentai sul posto con la mia mise sexy per far capire a chi mi aveva assunta, che non avevano preso un rospo. Mi presentai in ufficio con addosso, una magliettina senza maniche attillatissima bianca, scollata davanti e dietro da lasciarmi meta' schiena nuda. i lunghi capelli sciolti, ben truccata, un paio di shorts o pantaloncini cortissimi e sgambati in jeans sbiaditi, tenuti su da un cinturone grosso con fibbia a forma di cuore. Stivaloni neri lucidi, lunghi fino a meta coscia, con tacco alto, unghie delle mani ben curate e smaltate, occhiali scuri in viso, e cosi' mi presentai sul posto. Non passavo certo inosservata direi, l'uomo che avevo davanti, mi guardo' incantato, e quando tolsi gli occhiali scuri, rivelando il mio bel visetto da bimba giovanissima, l'uomo dovette sincerarsi che non fossi una vera ragazza. "Non immaginavo esistessero Trav cosi'femminili e carine... ma quanti anni hai" mi chiese alla fine. Gli rivelai che avevo poco piu che diciannove, ne dimostravo almeno secici con quel visetto e il mio fisico magro e snello. Senza perdere altro tempo, l'uomo, un signore dai toni pacati ma gentili e dai capelli brizzolati, mi fece subito un quadretto della situazione in cui avrei dovuto lavorare. C'erano mi spiego' dei ragazzi e degli uomini disabili di vario tipo, dai ragazzi Down, a dei paraplegici, a cui l'agenzia dava supporto sessuale, queste persone continuo' ...
    ... l'uomo fissandomi, avevano diritto di avere una vita amorosa come tutti, e l'agenzia, sotto compenso ovviamente, gli trovava ragazze disponibili a fare del sesso con loro e soddisfare i loro desideri. Era tutto chiaro ed ero li per quello risposi. L'uomo scrisse con carta e penna degli indirizzi a cui avrei dovuto presentarmi, lo stacco' dal blocco note, e me lo passo'. Lo presi e senza aggiungere altro, voltai i tacchi e mi avviai verso il primo cliente della lista.
    
    Mi trovai davanti ad una palazzina di dieci piani, il primo disabile a cui dovevo prestare soccorso, era un paraplegico di cinquant'anni, aveva le gambe paralizzate, ma dalla vita in su era funzionante come diceva il fogliettino con le annotazioni del capo. Ero assai imbarazzata, non sapevo se sarei riuscita a fare una cosa simile, io che di sesso fino ad allora, ne avevo fatto con chi unque, ma sempre con gente sana e con gli organi apposto. Mi chiesi chi me lo avesse fatto fare, ormai ero li, e andarmene ora, avrebbe comportato non solo il mio licenziamento, ma anche il mancato pagamento della giornata. Mi servivano soldi, facendomi coraggio, varcai la porta dell'entrata, prendendo l'ascensore, notando che era stato adattato piu largo proprio per i disabili, e salii fino al piano indicato nel foglietto con il cognome del cliente. Feci un respiro lungo, mi sistemai bene i capelli, scostandomeli dal visetto da bimba, e suonai il campanello un paio di volte con le gambe tremanti. L'abitante dell'appartamento, ci ...
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