1. Sorelle, pipì su donna incinta


    Data: 03/08/2022, Categorie: Incesti Autore: LauraD, Fonte: EroticiRacconti

    Entrai in casa con lo zaino della scuola in spalle quando incontrai la mamma nel corridio che mi saluto di sfuggita poi si soffermò un attimo sul mio abbigliamento e con l'intuizione infallibile che la contraddistingue, disse: “vediamo il nostro angioletto che mutandine indossa oggi”.
    
    Ero nei guai, mi sollevai lentamente la parte anteriore della gonna con aria colpevole fino a scoprire una gloriosa fica nuda ben depilata.
    
    Evidentemente non indossavo mutandine.
    
    Sapevo quello che mi aspettava. Mi arrivò un primo calcio che colpì l'interno coscia e la vagina di striscio e poi un secondo calcione diritto in fica. Mi accasciai con le mani tra le gambe.
    
    “Quante volte ti ho detto che non si va a scuola senza mutandine?”
    
    “Ma maaamma...”
    
    “Non accetto scuse, non è ammesso per nessuna ragione fare la zoccola per eludere i propri doveri scolastici”.
    
    Mentre mamma tornava alle sue faccende arrivò mia sorella maggiore a vedere cosa era successo, quando vide che mi sollevavo da terra dolorante con la mano tra le cosce mi disse con un sorriso ironico: “stavi nuovamente cercando di convincere il prof di matematica ad alzarti il voto alzando la gonna suppongo”.
    
    “Hai indovinato...” replicai io afflitta “...però dovresti vedere come diventa rosso il prof quando si accorge che non indosso le mutandine, sembra un peperone! questa volta gliel'ho anche fatta toccare e manca poco sviene” ridemmo con gusto.
    
    Poi aggiunsi: “ma come fa mamma ad indovinare ogni volta che non ...
    ... porto le mutandine?”
    
    Mia sorella mi osservò un attimo e disse: “elementare Watson! ogni volta che giri con la fica all'aria indossi la gonnellina scozzese”.
    
    “Hai ragione, che stupida!” riconobbi io battendomi un palmo sulla fronte.
    
    Andammo in camera nostra, mia sorella mi chiese: “ti fa ancora male?”.
    
    “Tu che dici? mi ha sfondato la fica a calci”.
    
    “Esagerata!...” fece lei “... e poi la regola la conosci! ti basterebbe rispettarla: troieggiare è ammesso per aprire opportunità ma non per studiare meno”.
    
    La guardai dubbiosa “in ogni caso non so se la Montessori approverebbe di prendermi a calci in fica, tantopiù che oramai sono maggiorenne”.
    
    Salimmo in camera nostra e mia sorella con aria compassionevole mi disse: “distenditi sul letto e apri le gambe che te le lecco così ti passa”.
    
    Non me lo feci ripetere due volte.
    
    All'inizo frizzava un po' ma poi il piacere lasciò il posto al dolore mentre la sua lingua danzava ritmicamente su entrambi i miei buchi con rapide escursioni sul clitoride “siiii sorellina leccamela bene” le sussurravo mentre sentivo il piacere montare rapidamente quando improvvisamente papà chiamò dal piano terra per il pranzo.
    
    Mia sorella, che nel frattempo si era levata le mutandine e si stava sditalinando, alzò la testa come un cerbiatto che sente muovere le frasche mentre bruca nel bosco, esitò solo un secondo e poi si lanciò di corsa per le scale lasciandomi come una scema a fica spalancata giusto al bordo dell'orgasmo.
    
    Mi lavai ...
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