Il maestro di solletico
Data: 31/07/2022,
Categorie:
Feticismo
Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti
... bambini ma in queste cose dimostrano di avere una capacità contrattuale davvero eccellente, a una scenata del genere è difficile resistere.
Certo, Anna è una madre che non cede facilmente ai capricci ma l’essersi appena ripresa dallo spavento di aver perso suo figlio contribuisce al suo tentennamento, ci prova a dirgli che papà li sta aspettando insieme a sua sorella ma quel demonio urlante sembra inamovibile.
Una giostra? Un gioco? Di che si tratterà mai? Qualche minuto, il tempo per farlo contento e tutto sarà finito, no?
Questa nuova svolta è tutta nelle mani della bella Anna, le basterebbe forzare la mano, trascinare via il piccolo scusandosi di nuovo con quell’uomo gentile e questa storia finirebbe qui.
Ma la scenata che ne verrebbe fuori potrebbe avere conseguenze inimmaginabili, da brava madre sa che, ogni tanto, è giusto cedere, in fin dei conti cosa le costa? Sarà uno di quei tiri al bersaglio, il caro vecchio lancio contro i barattoli, magari vince addirittura qualcosa, un bell’orsacchiotto e fa contenta anche la sua principessa.
Va bene.
Lo dice così, senza prestare troppa attenzione, si guarda attorno per cercare suo marito, adesso lo chiama al telefono, sì, adesso lo chiama e gli dice che ha ritrovato la peste e si sono fermati a fare un gioco insieme.
Ma non fa in tempo a prendere lo smartphone che quell’uomo in costume inizia a urlare accanto a lei, con fare da mattatore cerca di richiamare la folla circostante per l’inizio imminente ...
... dello “spettacolo”.
Anna si guarda attorno confusa e intimorita, di certo non si aspettava di dover partecipare a quel gioco davanti a un pubblico, non è una donna appariscente ed è dotata di una di quelle caratteristiche che sanno rendere una persona ancora più affascinante e misteriosa, una sana e innata timidezza. In cosa diavolo si è cacciata? C’è una qualche possibilità di uscirne, adesso?
Evidentemente no perché c’è già un gruppo di curiosi intorno a lei e l’uomo è tutto preso dall’illustrare la sua esibizione. Anche senza cogliere appieno il senso del suo monologo c’è una parola che non le sfugge e amplifica il suo imbarazzo:
tortura.
Proprio in quel momento arriva suo marito, lei ha giusto il tempo per affidargli il piccolo fuggiasco e dirgli qualcosa come “devo fare una cosa, un gioco” che già il mattatore la trascina al centro della scena fra gli applausi del pubblico chiedendole a gran voce come si chiama.
Anna.
Un bell’applauso per Anna, appena arrestata dalle guardie del Re, da cui adesso ci faremo dire tutta ma tutta la verità.
Anna è visibilmente confusa e probabilmente lo siamo anche noi ma il fatto è che ci troviamo nel bel mezzo di una improvvisazione teatrale, la rievocazione di un qualche antico scenario, le parole si fanno strambe, l’uomo si conquista l’attenzione del pubblico e inizia, per fortuna, a spiegare che la donna sta per essere sottoposta a una delle torture più letali del medioevo, un calvario estenuante contro il quale ...