1. Alice, da ballerina a sottomessa – Capitolo 2: Da oggi si cambia!


    Data: 29/07/2022, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Madip, Fonte: RaccontiMilu

    La sveglia come prevedibile suonò troppo in fretta, per i due, Paolo si affrettò ad alzarsi, una doccia veloce e poi via in cucina dove Alice era già intenta a preparargli una gustosa e nutriente colazione.
    
    I tempi erano purtroppo strettissimi e ancor più lo divennero quando il cellulare di Luca squillò e lui udì la ben nota voce dell’autista della compagnia comunicare che in dieci minuti sarebbe stato lì da lui, intimandogli di farsi trovare pronto.
    
    Paolo finì quindi di fretta la sua colazione, andando a recuperare i suoi bagagli e con suo grande dispiacere ebbe appena il tempo di abbracciare la sua amata Alice e stamparle un delicato bacio sulle labbra prima di allontanarsi da lei per rispondere nuovamente al cellulare e lasciare l’appartamento donandole un ultimo sguardo innamorato perso prima di chiudersi la porta alle spalle.
    
    Discese quindi lungo le scalinate del complesso al quarto piano del quale abitavano e che oltre a loro ospitava altre famiglie di diversa provenienza, di certo non signorile ma d’altronde, Alice non lavorava e la loro unica fonte di guadagno era sempre stata e continuava ad essere lo stipendio, seppur più che dignitoso, del marito.
    
    Paolo ebbe appena il tempo di entrare ed ascoltare le ultime parole pronunciate all’auricolare dal suo autista “… ci siamo, ci stiamo muovendo!” e non poté fare a meno di notare che mai si era trovato ad ascoltare quell’uomo rivolgersi con un tono tanto serio ad un suo interlocutore telefonico; fatto sta ...
    ... che l’auto si mise in moto e lo condusse verso il porto dove la sua nave di lì a poco sarebbe partita tenendolo lontano ancora non sapeva esattamente per quanto tempo.
    
    Wilma quel giorno era vestita con un abito scuro che le fasciava il corpo e che mostrava all’occhio attento la sensualità delle sue curve da ballerina ben allenata che mai avevo smesso di danzare con la mente anche se il suo infortunio non permetteva al suo corpo di farlo; appena udite le parole del suo “contatto” sorrise leggermente tra sé e sé e si rivolse all’autista che le sedeva innanzi.
    
    “Tu aspetta qui e non muoverti, non ci vorrà molto!” disse con tono serio e perentorio all’uomo che annuì con aria altrettanto seria “Si mia signora…” le disse sommessamente mentre la donna lasciava la vettura e diede un’occhiata intorno al quartiere e ai caseggiati che ben conosceva e nella quale aveva occhi e orecchie che tutto le permettevano di sapere su chi vi viveva.
    
    D’altronde la proprietà di quei palazzi era da sempre, segretamente, della sua famiglia d’origine e attualmente erano gestiti da uomini fidati a lei e a suo fratello Ivan.
    
    Data un’ultima occhiata in giro il suo sguardo e attenzione si rivolsero al palazzo centrale, dal quale poco prima un uomo di tutta fretta era uscito con tanti bagagli al seguito ed era montato nell’auto del suo contatto, allontanandosi da quei luoghi per un lungo periodo, che solo quando Wilma avrebbe voluto, sarebbe terminato. Perchè quello che l’uomo e la sua dolce ...
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