1. Mia moglie valeria - dopo i 40 anni - cambiamenti - capitolo 10 - le coincidenze


    Data: 19/07/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: Marta-trav, Fonte: Annunci69

    ... barrando tutte quelle caselle sul foglio che ci era stato fornito appena entrate nel locale.
    
    Altro che privacy!
    
    La “x” su “acconsento” significava, sostanzialmente, l’accettazione, o meno, delle trasgressioni e delle possibili situazioni che si potevano creare durante quella serata. Ovviamente, situazioni di sesso. Ovviamente, situazioni di sesso estremo.
    
    Il colore nero stava a significare, molto semplicemente, l’accettazione di tutto.
    
    Tranne, recitava ancora la locandina, le pratiche poco igieniche (scat e pissing, a titolo di esempio) e quelle che potessero provocare “troppo” dolore, che potevano comunque essere interrotte in qualsiasi momento pronunciando la safe word “twist”.
    
    Marta rimase a guardarmi con espressione interdetta.
    
    “Ho capito. Però ormai sono qui e non voglio tornarmene a casa. Non prima di essermi divertita, almeno. Tu, ovviamente, fai come preferisci. Se vuoi, ti lascio le chiavi della mia macchina. Poi, però, non saprei come fare per tornare a casa”, mi disse subito dopo.
    
    “Fammi sapere cosa decidi”, mi disse ancora, proprio mentre si alzava dalla sedia per tornare a sedersi accanto all’uomo che la stava aspettando sul divano, con il cazzo di fuori, ancora in tiro.
    
    La vidi sedersi, la vidi spalancare le gambe, vidi l’uomo infilarle nuovamente la mano sotto la gonna, lo sentii ringhiare alla donna ai suoi piedi “dai, succhiamelo!” e lo vidi, subito dopo, infilare la lingua nella bocca di Marta.
    
    Mi alzai e mi sfilai il ...
    ... braccialetto.
    
    Mi avviai verso il bancone del bar, con le idee confuse.
    
    “Mi scusi signora, ma dovrebbe indossare il suo braccialetto”, mi sentii dire, pochi istanti dopo, da un uomo, molto probabilmente un altro dipendente del locale o un addetto alla sicurezza.
    
    “Mi scusi?”, gli domandai.
    
    “Il braccialetto. Il regolamento della serata è chiaro. Le donne devono indossare il braccialetto colorato. L’ha letto il regolamento, no? Immagino che lo abbia anche firmato. Se non lo indossa mi vedo costretto a farla uscire dal locale”, mi disse con tono garbato e professionale.
    
    No, non l’avevo letto il regolamento. Marta, presa dall’entusiasmo, mi aveva fatto firmare subito, senza leggere niente. Ma non glielo dissi, ovviamente.
    
    Mi rimisi il braccialetto al polso, solo per togliermelo di torno.
    
    “Mi scusi ancora”, mi disse l’uomo, congedandosi da me con una specie di inchino.
    
    Non gli risposi.
    
    Mi sedetti allo sgabello del bar.
    
    “Prego, mi dica”, disse il solito ragazzo mulatto.
    
    “Una coca cola, grazie”, risposi.
    
    Me la diede, non senza guardarmi con espressione interrogativa.
    
    Sorseggiai la coca cola.
    
    Mi guadavo intorno. La temperatura, e non quella atmosferica, del locale era decisamente aumentata.
    
    Il numero di clienti, donne e uomini, era lievitato improvvisamente.
    
    Vedevo uomini e donne salire o scendere le scale del locale. Coppie appartate impegnate nei preliminari. Donne mezze nude che si facevano toccare o che toccavano. Qualcuna era già con il cazzo del ...