1. Nuda


    Data: 18/07/2022, Categorie: Sentimentali Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti

    ... Nuda si alza in piedi, che i suoi capelli infiammano le nuvole; poi scavalca la montagna e inizia a camminare verso nord, per le Vergini Terre di Antonomasia.
    
    Prova a tenersi come può il piccolo Djorn, sobbalza al ritmo di quei passi giganti e guardandosi attorno non la smette per un solo istante di reinventarsi i propri occhi.
    
    Incantesimo di inaudita bellezza, mondo capovolto da scoprire in un tripudio di colori; distesa lastricata di porfido è il cielo, le cui venature disegnano arabeschi illuminati dalla sfera di un sole d’ametista, dolci morbide colline ricoperte da un’erba acquamarina su cui si posano, uno dopo l’altro, i grandi piedi della Donna.
    
    Forse è da qui che nascono i sogni, in quest’oblio di eterno sconcerto, fuoco vivo di infinita splendida malinconia.
    
    Si sente improvvisamente puro il piccolo Djorn, quasi commosso, minuscolo figlio fra le mani della madre di tutte le madri, dea di ogni salvezza.
    
    Non ha mai sorriso tanto in vita sua il vecchio marinaio ma il tempo dello stupore non è di certo terminato e la sua bocca si apre, ora, di fronte a un nuovo miracolo.
    
    Un lago, che si perde oltre la vista, a cui si inchinano alberi danzatrici che si specchiano in un’acqua così bianca, così densa, da sembrare Latte.
    
    Lasciarsi poggiare a terra, recuperando a fatica l’equilibrio delle gambe e poi guardarla, di schiena, mentre si immerge lentamente in quella nuvola liquida, scompare un po’ alla volta, fra le rotondità immense delle cosce, l’eclissi ...
    ... scultorea del fondoschiena, glutei lucidi ed immensi, appena dischiusi fra loro nell’abbraccio di un mistero, quasi si strozza la gola il piccolo uomo, che mai ha avuto gli occhi così colmi di meraviglia.
    
    Poi lei si allontana, allungando bracciate nel lago di Latte, la musica dolce del suo canto spensierato – Lala lalà – sembra far fremere gli alberi finché, si volta, lo guarda, gli porge una grande mano delicata, come a invitarlo a raggiungerla, – Lala lalala – per godere insieme la fresca carezza dell’acqua.
    
    Non ci pensa un attimo il pirata, come potrebbe? Chi riuscirebbe a resistere a un invito simile? A strapparsi i vestiti di dosso e tuffarsi, piccolo nuotatore, verso quell’isola di Donna.
    
    Da qui in poi, è il paradiso più bello che si possa immaginare, girandole attorno, come a volerne disegnare i confini per una carta geografica di curve materne e accoglienti, col suo canto di gioia – Lala lalà – che scintilla nell’aria, provando poi ad arrampicarsi su di lei, che non la smette di ridere, mentre quel minuscolo ometto le passeggia fra i seni, li guarda, si inginocchia, apre il suo abbraccio e se ne impossessa, come un bambino che gioca sulla sabbia rosa dei sogni; il contatto dei corpi nudi però gli ricorda che è un uomo, eccitato di felicità, libero di ergere la propria virilità e spingerla istintivamente contro quella che è pur sempre una donna – Lala lalala.
    
    Com’è calda quella pelle, com’è morbida, tesa e soda, viene voglia di salire lassù, dove un turgido ...
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