1. La gelosia di mia Madre


    Data: 12/06/2018, Categorie: Incesti Autore: Luca_Leone, Fonte: RaccontiMilu

    Sono cresciuto solo con mia madre Cristina che mi ebbe all’età di 14 anni, così crescendo negli anni a causa della scarsa differenza d’età tra noi due spesso chi non ci conosceva ci prendeva per fratelli o addirittura fidanzati, ricordo che è sempre stata molto protettiva nei miei confronti ma il periodo più imbarazzante furono i miei sedici anni, ricordo bene i discorsi imbarazzanti sulle ragazze ed i consigli che mi dava, ancor peggio il fatto che avesse dannatamente ragione, ai diciassette avevo acquisito una certa esperienza con le ragazze e notai come ogni volta che le presentavo qualcuno diventava gelosa entrando quasi in competizione, tutto ebbe inizio ai miei diciotto anni, ormai era quasi un anno che avevo la ragazza fissa e nonostante la gelosia mia madre si era rassegnata all’idea che ci fosse un’altra donna oltre a lei nella mia vita, era un pomeriggio d’estate ero solo a casa e poco prima di fare la doccia stavo messaggiando col la tipa, qualche messaggio sexy, qualche foto.. quello che non mi aspettavo è che diversamente dalle altre volte quel pomeriggio assecondava le mie fantasie ricambiando le foto poco a poco sempre più piccanti così mi ritrovai sulla sedia della mi camera con il cellulare in una mano e il pisello nell’altra a segarmi sulle foto della mia ragazza sempre più svestita, le foto erano accompagnate da note vocali e viste le cose sconce che diceva imbarazzato ascoltavo con gli auricolari, proprio quando mi mancava poco sentii la porta della mia ...
    ... camera aprirsi alle mie spalle, sbiancai osservando l’orologio che segnava ancora le 16, sicuro che potesse essere solo lei mi coprii alla meglio con solo l’accappatoio cercando di nascondere l’erezione “Mamma che ci fai già a casa?” dissi io rossissimo in viso cercando di fare l’indifferente, “Oggi c’era sciopero dei mezzi e per non rischiare sono tornata prima” disse lei guardandomi a non riuscendo a trattenere un sorriso intuendo cosa stessi facendo e facendomi arrossire ancora di più, “ah sono passata anche dall’orologiaio” disse estraendo dalla borsa l’orologio a cui avevo chiesto di far riparare “Prendi” disse lanciandomelo al volo, per istinto e senza pensarci per paura che cadesse a terra lo presi con entrambe le mani rendendomi conto troppo tardi della sua trappola “Però! Sei sempre stato dotato fin da quando eri piccolo!” esclama lei sorridendo sorpresa e continuando a fissarmi il pisello che senza più la copertura delle mani era rimasto in tiro ed era in bella mostra nonostante l’accappatoio, “Mamma!” esclamai io coprendomi subito morendo dall’imbarazzo “Beh di cosa di vergogni? sai quante volte lo vedevo quando ti facevo il bagnetto Emanuele?” la situazione era così imbarazzante che non trovai nemmeno il coraggio di rispondere rimanendo in silenzio rosso come un peperone fino a quando sorridendo non esce dalla mia camera, mi vergognavo tantissimo ma allo stesso tempo l’idea di averglielo mostrato lo rendeva decisamente duro. L’occasione di vendicarsi non mancò, ...
«123»