1. La proffessoressa Francesca in crociera


    Data: 12/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu

    ... molto’ Federico aveva un uccello piuttosto piccolo e anche quando lo facevo venire non era capace di fare tanta sborra. Facevo fatica a farglielo diventare duro e poi… non spruzzava mai! Quindi ero sempre costretta ad ascoltare in silenzio quelle ninfomani che esaltavano le magnifiche erezioni degli uccelli dei loro maschi. E dei loro orgasmi spesso devastanti per loro… E raccontavano proprio tutto, senza pudori e con dovizia di particolari.
    
    Si iniziava sempre con le descrizioni molto particolareggiate di Cristina e delle devastanti sborrate che il suo moroso, Tommaso, pretendeva ogni giorno di esplodere nella sua bocca. Io un po’ la invidiavo. Era da tanto tempo che non mi facevo infatti schizzare in bocca dal mio uomo. Il lavoro, diceva lui, lo esauriva e faceva tanta fatica a venire. Due goccioline, di un odore nauseabondo. Ed allora avevo iniziato a scappare, a non ingoiare più il suo pochissimo seme e persino gli avevo proibito di sporcarmi. Lui ne soffrì tanto all’inizio. Gli era sempre piaciuto tanto sborrarmi in faccia e riempirmi il mio visino con il suo sperma. Sempre pochina, però! Avevamo raggiunto allora un’intesa. Io, come una brava mogliettina, lo aiutavo a venire e lo guardavo nel momento del suo orgasmo… Sì, mi costringeva a guardare per bene il suo cazzo quando faceva la sua robina!
    
    A lui piaceva proprio così. Essere guardato da me mentre cercavo di farlo venire con le mie carezze. Tenevo stretto il suo pene nella mia mano e gli facevo, fissandolo ...
    ... negli occhi, quello che lui desiderava da me. Una sega. La sua morosa era così brava a fargli le seghe! E lui guardava poi me mentre con l’altra mano mi masturbavo. Sì anch’io freneticamente cercavo il piacere. Da sola e mi tormentavo il clitoride. Quando, dopo aver sussultato, subito iniziavo a colare ed a spruzzare il mio liquido, Federico mi guardava soddisfatto ed iniziava anche lui a schizzarmi la sua sborra nella mia mano. Oh sì, a lui piaceva tanto schizzarmi in mano! A me un po’ meno!
    
    E soprattutto rimanevo sempre con la voglia addosso. La voglia di essere scopata. Di sentire dentro di me l’uccello di un vero uomo. Un maschio! E godere tanto quando anche lui mi inonda dentro con il suo seme! Tutto questo rimaneva una fantasia e la mia mano piena di sperma era l’unica manifestazione di mascolinità del mio moroso!
    
    Cristiano invece, raccontava poi Lucia più maliziosamente, dopo un eterno pompino della morosa, pretendeva sempre di riempirle completamente il visino. “E un porco! E’ un amante della sborrata in faccia – sbuffava sempre lei con un sorrisetto da gran troietta ‘ . Sapeste cosa mi fa anche vedere su Internet’ Mentre eravamo soli, nudi, nel suo lettone ancora sporco delle sue sborrate. Giovani donne come me che si facevano spruzzare contemporaneamente sul visino anche da tre, quattro uomini. Dovevo imparare a fare quelle cose, mi diceva lui, il gran porcone. Potrebbero crearsi delle situazioni un po’ particolari in futuro, aggiungeva poi lui, e la sua morosa ...
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