1. Una moglie in prestito


    Data: 05/07/2022, Categorie: scambio di coppia Autore: ALE BARDI, Fonte: EroticiRacconti

    ... soffiato: “Mmmhhh…”
    
    Spostai lentamente la mano destra, che andai a metterle sulla fica, stando sopra il costume, e la spinsi in avanti con forza, come a volergliela impugnare.
    
    Il mio cazzo era un palo d’acciaio, quando spostai a destra lo slip e le infilai due dita dentro.
    
    Mi sentii immergere in un lago caldo, mentre la sua voce tornava a riempire quello spazio nel quale ci eravamo chiusi: “Mmmhhh… dai, Emi… fammi tutto quello che vuoi.”
    
    “Ti piace, èh?”
    
    “Ti prego, amore… prendimi.”
    
    Cominciai a masturbarla lentamente, muovendo il medio e l’anulare dentro di lei, sempre più in profondità, mentre il suo respiro si faceva affannoso, e il suo mugolio un po' troppo rumoroso.
    
    Le sussurrai: “Sssst… fai piano, o qua fuori ci sentiranno tutti.”
    
    “Mmmhhh… e chi se ne frega! Dai… fammi godere.”
    
    “Cazzo, Fede… lo sento che stai godendo. Sei fradicia.”
    
    “Oddio, Emi… sììì…”
    
    Le misi la lingua in bocca e la avvolsi in un bacio profondissimo, mentre le mie dita erano immerse in un mare caldo e vischioso. Poi le estrassi, mi staccai dalla sua bocca e gliele misi sotto il naso.
    
    “Annusa”, le dissi piano, “senti il sapore della tua fica.”
    
    “Mmmhhh…”
    
    “Ti piace?”
    
    “Sìììì… lo sai…”
    
    “E allora ingoialo.”
    
    Così dicendo le misi entrambe le dita in bocca, e gliele spinsi in profondità, lasciando che la sua lingua ci si muovesse sopra, riempiendosi di quel nettare caldo e dolcissimo. E quando mi ritenni soddisfatto della leccata, le tolsi e gliele rimisi in ...
    ... mezzo alle gambe, riprendendo a masturbarla lentamente.
    
    “Cazzo, Emi… dai… dammene ancora.”
    
    Non me lo feci ripetere due volte. Sapevo che sentire i propri umori in bocca era una cosa che le avrebbe fatto perdere il controllo.
    
    Mi faceva impazzire guardare le sue espressioni di godimento. Gli occhi chiusi, le labbra carnose che mi avvolgevano le dita mentre la sua lingua si muoveva impazzita alla ricerca disperata del sapore del suo corpo.
    
    Pochi secondi dopo gliele infilai nuovamente nella fica, accompagnato dal suo caldissimo mugolio. Andai avanti a lungo a masturbarla con la mano destra, mentre con la sinistra le slacciai il reggiseno, che lasciai cadere per terra, e presi a strizzarle i capezzoli.
    
    Mia moglie aveva delle tette grosse e sode, con le aureole grandi e scure, al centro delle quali svettavano due meravigliosi boccioli, che diventavano durissimi non appena venivano stimolati.
    
    Estrassi la mano dalla sua fica e le spalmai sui capezzoli gli umori copiosi che avevo sulle dita. Glieli bagnai completamente, e poi mi misi a leccarglieli, lasciandomi inebriare dal sapore della sua pelle impreziosito da quello del suo nettare.
    
    Mi raggiunse lontanissimo un soffio: “Mmmhhh… Emi, così mi fai morire…”
    
    Mi tirai su e appoggiai le mie labbra sulle sue, e mentre con le mani presi a strizzarle fortissimo entrambi i capezzoli, le dissi: “Ho appena iniziato a giocare col tuo corpo…”
    
    “Ah! Oddio… sììì…”
    
    Strinsi ancora più forte, prima di sussurrarle: “Avanti… ...
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