1. L’ Estate – Capitolo 12 – La sagra


    Data: 29/06/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Sesso di Gruppo Autore: Godflesh, Fonte: RaccontiMilu

    ... situazione come quella.
    
    Massaggiò a lungo,lentamente, assaporando a fondo quei momenti, premendo il palmo sui due cazzi. Fausto si scusò con gli occupanti il lato di fronte del tavolo e lo tirò quanto più possibile verso sé stesso. In questo modo la protezione del tavolo sarebbe stata più rassicurante. La discussione intanto andava avanti, i due uomini vi partecipavano con brevi frasi buttate qua e là,pensavano solo a quella troietta che giocava coi loro uccelli. Sara continuava a massaggiare,osservando la poca gente rimasta che andava e veniva, prendendo qualcosa al bar o scambiando 4 chiacchiere con dei conoscenti appena incontrati. Il fatto che nessuno sospettasse che lei stesse massaggiando i cazzi di due uomini sotto il tavolo le diede dei brividi mai provati prima. Ad un certo punto Claudia e la coppia si alzarono e Sara fermò il movimento della mani. ”Sara faccio un salto con loro a prendere un caffè al bar, torno subito” ”va bene ok” disse Sara con un filo di voce. Fausto a quel punto le si avvicinò all’orecchio e le disse:” Su continua, non ti fermare” Sara non se lo fece ripetere. Riprese a massaggiare i due uomini, con estrema lentezza. Con la punta delle dita esplorava le due aste, facendole scivolare su tutta la lunghezza,cercando di capire quanto potessero essere grosse. Pochi attimi dopo Fausto, al culmine dell’eccitazione, si slacciò cautamente la cerniera e si tirò fuori il cazzo facendolo passare attraverso di essa. Complice il tavolo alto e le panche ...
    ... basse su cui erano seduti, il cazzo di Fausto rimaneva eretto in tutta la sua lunghezza appena sotto il bordo del tavolo. ”Dai datti da fare” le disse deciso Fausto. Sara scese con la mano e afferrò il cazzo dell’uomo. In quella posizione faceva fatica complice il fatto che doveva usare la sinistra ma docilmente cominciò a segare l’uomo. Fausto godeva come non mai, sapeva che la posizione defilata di quel tavolo rendeva l’operazione ben al riparo da sguardi indiscreti. Sara muoveva la mano lentamente, cercando di tenere fermo il braccio quanto più possibile. Scappellava il cazzo e risaliva, poi Fausto le disse di aumentare la velocità. Sara fece ciò che l’uomo le disse e cominciò a segare più velocemente mentre teneva sempre la mano destra appoggiata al cazzo di Aldo, il quale guardava quella troietta intenta a segare l’amico. Fausto prese dei fazzoletti dal tavolo e li appoggiò sugli slip e sui pantaloncini. Sara capì subito a cosa serviva quel gesto e continuò con quel ritmo per qualche altro secondo. Segò ancora per qualche minuto poi sentì un sussulto e un liquido caldo colarle sulla manina. Capì che Fausto aveva appena sborrato abbondantemente. Sentì gli schizzi continuare, e abbassò lo sguardo per guardare. Vide i fazzoletti che l’uomo teneva appena a ridosso della cappella riempirsi di sperma e l’uccello di Fausto esplodere gli ultimi schizzi. Sara era eccitatissima, la vista di tutta quella sborra che aveva contribuito a far uscire con la sua mano la mandava in estasi. ...
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