1. Liberi tutti 3


    Data: 25/06/2022, Categorie: Incesti Autore: Troy2a, Fonte: EroticiRacconti

    Tempus fugit!
    
    Già: il tempo corre e l’uom non se ne avvede. Fatto sta che, da quanto vi ho raccontato nello scorso capitolo, erano trascorsi due anni. Due anni in cui Luana si era data un gran da fare, al punto da suscitare in me, che pure non sono mai stata una puritana, dei grossi dubbi sul suo futuro. Mi spaventava l’idea che la nomea che si era creata potesse condizionarla nel trovare un compagno. Lo so: starete pensando che, aldilà di certi comportamenti fuori dal comune, resto una provinciale. Ma è quello che pensavo.
    
    Era stata una giornata davvero infernale e a sera mi sentivo distrutta. Sentivo il bisogno di ricevere delle coccole, il mio genere di coccole, senza sentirmi in obbligo di ricambiare a nessuno. Avevo bussato alla porta dei ragazzi e non c’era stato bisogno neanche di parlare. Con uno sguardo, Giacomo aveva intuito di cosa avessi bisogno e mi aveva seguito nella camera matrimoniale. Mi aveva spogliata lentamente, coprendomi di baci su tutto il corpo ed indugiando, in particolare, sui miei capezzoli, turgidi. Poi mi aveva disteso sul letto, con dolcezza, mi aveva aperto le gambe ed aveva affondato la testa tra le mie cosce e la lingua tra le labbra della mia fica. Era proprio quello di cui avevo necessità. Era bello, pensai, non dover dire nulla: lui sapeva cosa fare, sapeva quando affondare i colpi e quando prendere una pausa, per evitare che giungessi troppo in fretta all’orgasmo. Sapeva quando sollevarmi le natiche, per avere il buco del culo più ...
    ... direttamente disponibile per farci saettare dentro la lingua. Insomma, dopo anni che facevamo sesso insieme, i miei figli sapevano bene quali fossero i miei punti deboli. Giacomo, in particolare, sapeva cosa fare con la sua lingua e le sue labbra.
    
    Godevo; e mentre godevo lasciavo sciogliere negli umori che distillava la mia fica tutta la tensione della giornata. Accompagnavo, con le mie mani sulla sua testa, il ritmo della sua bocca: intorno a me c’era solo lo spazio infinito, l’estasi. Pensavo solo di meritarlo e nulla c’era intorno. Non c’era la porta che si apriva, non c’era Luana che si fermava a guardarci. Forse capii anche lei che avevo bisogno di quel momento solo mio ed attese che Giacomo mi portasse all’orgasmo, in silenzio e immobilità. Poi attese ancora: che il mio corpo, ma soprattutto la mia mente, si riscuotesse dal torpore successivo a quel momento di piacere assoluto.
    
    Quando mi vide riaprire gli occhi e baciare Giacomo che si era disteso accanto a me, sedette anche lei sul letto e passò la mano tra i miei capelli. Le sorrisi riconoscente.
    
    “Mamma, il mio fidanzato vuole conoscervi!”
    
    “Luana, non sapevo neanche fossi fidanzata. E tu?” chiesi, rivolta a Giacomo, ma fu lei a rispondermi.
    
    “Non lo sa nessuno! Perché non è cambiato nulla. Ma stiamo insieme da più di sei mesi. Si chiama Filippo ed ha 30 anni. Il resto ve lo dirò stasera a cena, quando ci saranno anche papà e Vittorio.” si alzò ed uscii come era entrata.
    
    Baciai Giacomo:
    
    “Credo sia ...
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