1. Il desiderio attraverso la siepe


    Data: 20/06/2022, Categorie: Etero Autore: Alessia89, Fonte: EroticiRacconti

    ... sarebbe stata lasciar perdere tutto, andarmene l’indomani e spegnere quel desiderio. Ma non ci riuscivo, l’esperienza mi stava caricando di un’energia nuova che volevo assolutamente fare mia.
    
    L’indomani pomeriggio, dopo pranzo, nella calura dell’estate, D se ne stava disteso sulla sdraio nel patio della sua villa, all’ambra e il riparo da sguardi indiscreti. Io potevo vederlo attraverso la siepe: studiai il suo corpo da cima a findo, alimentando il fuoco dentro di me. Notai che stava dormendo dal respiro profondo. Era la prima volta che dormiva invece di stare al telefono. Passarono dei minuti che sembrarono ore, poi mi decisi a fare qualcosa; non è chedecisi, di fatto il mio corpo si avviò verso di lui spinto da una forza ancestrale, come la gravità che attira due corpi celesti. Mi alzai dalla sdraio, percorsi il mio giardino fino al cancelletto d’uscita. Ero scalza e in costume, sentivo le mattonelle incandescenti sotto i piedi. Non volevo svegliarlo, volevo avvicinarmi a lui mentre dormiva. Il cancelletto di casa sua era aperto come sempre, entrai senza far rumore e percorsi il vialetto in silenzio, come un gatto che si avvicina alla preda ignara. Mi ritrovai accanto a lui, che non si era svegliato per fortuna. Mi inginocchiai ed ebbi il suo corpo dinnanzi a me, a pochi centrimetro dal mio volto. Mi sporsi in avanti per sentirne l’odore. Poi le mie labbara sfiorarono la sua pelle all’altezza dell’addome. Lo baciai in lungo e in largo, delicatamente, con l’intenzione ...
    ... di non svegliarlo. Quando le sue palpebre iniziarono a tremare preannunciando il risveglio, portai il mio volto davanti al suo. Quando aprì gli occhi ero lì davanti a lui. Prima che potesse dire qualunque cosa lo baciai delicatamente, mentre la mia mano sinistra gli accarezzava i capelli e la destra il petto. Il bacio continuò incessante, alternando la sensualità delle labbra al calore della lingua. Il suo braccio destra, forte e muscoloso, mi avvolse la schiena e mi strinse a sè. La mia mano destra scese dal petto alla pancia, poi al pube, appena sopra i suoi slip. Due dita andarono a tastare il pene da sopra il costume. D mi strinse più forte, invitando la mia lingua a stazionare definitivamente accanto alla sua. Così anche la mia mano destra si fece coraggio e avvolse il pene. Poi essa andò sotto lo slip e potè finalmente sentirne il calore e le venature che lo propagavano.
    
    Stava diventando sempre più grosso e più duro. Io mi stavo inesorabilmente bagnando e desideravo che il corpo fosse interamente a contatto con il suo. Mi protesi fino a ritrovarmi distesa sopra di lui sullo sdraio: corpo contro corpo, con i miei lunghi capelli castani ad avvolgere la sua testa e il suo membro a spingere contro il mio slip fradicio. Le sue mani manipolavano il mio corpo senza eccezioni. Prima i piccoli seni, poi tutta la schiena fino al sedere. La sua mano destra scavalcò il mio sedere e il dito medio mi penetrò facendomi sobbalzare. Allora lo desideravo più che mai, così con la mano ...